 NAPOLI. La spazzatura ha fatto più danni di quanto sembra e più si avvicinano le elezioni piùgli stessidanni sono evidenti. Il campano non crede più nelle istituzioni, molto più di tutti gli altri italiani.
NAPOLI. La spazzatura ha fatto più danni di quanto sembra e più si avvicinano le elezioni piùgli stessidanni sono evidenti. Il campano non crede più nelle istituzioni, molto più di tutti gli altri italiani. 
Egli è confuso, incerto, incredulo. Non spera più in un risarcimento. I mezzi dinformazione continuano a denunciare (che tempismo!) lo stato di salute della sua terra e lo sconforto sale. Egli non sa più da che parte stare: destra o sinistra la sua scelta appare comunque sbagliata. Il disastro ambientale a cui ha assistito non può essere imputato a nessun colore, a nessun partito; negli ultimi ventanni tutti hanno avuto la possibilità di fare qualcosa. Allora si concentra sulle persone, sui loro ideali, sulle loro promesse. Ma è un coro di voci stridule. E allora restringe il campo e osserva gli occhi, il tono di voce, le movenze dei candidati, ma è ancora peggio, tutto gli sembra falso, un lifting generale. Di chi potrà fidarsi? A quale ideologia potrà consegnare la sua voglia di riscatto? Ci pensa il campano. E, procedendo a eliminazione, si accorge di essere quasi solo, lui con la sua terra esausta.

