La Giunta del Sindaco spacca il Gruppo della Libertà

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. Ciaramella bis alla prova del nove questo pomeriggio, quando la nuova giunta sarà presentata al consiglio comunale dal primo cittadino.

Una giunta contestata da Udc e da Alleanza Nazionale e, a questo punto, da una parte del Gruppo della Libertà che si è spaccato in due. Una scissione netta con i consiglieri Alfonso Oliva e Giovanni Marino ed il presidente del partito Plinio Frunzio da un lato e gli altri tre consiglieri (Nicla Virgilio, Stefano di Grazia e Giovanni Tirozzi – questi ultimi due eletti nel Pda – Lista Stabile e poi trasmigrati nel centrodestra) con i due ex assessori Nicola de Chiara e Antonio di Santo, dall’altro. Proprio di Santo, in particolare, è stato nominato nuovo segretario nel corso di una riunione contestata da Frunzio. Quest’ultimo, secondo de Chiara e di Santo aveva assunto “decisioni arbitrarie nel corso della crisi politica apertasi al comune di Aversa e conclusasi con la sostituzione della giunta politica con un esecutivo del sindaco”. In particolare, il presidente del Gruppo della Libertà avrebbe esautorato, di fatto, da ogni decisione i due ex assessori, definitisi ispiratori delle liste civiche Città della Libertà e Aversa Popolare, indicando nei soli consiglieri eletti nelle stesse liste civiche le persone titolate ad assumere decisioni politiche di rilievo come la nomina degli assessori di riferimento. Da parte sua, Frunzio afferma: “Siamo arrivati al ridicolo. Solo così posso esprimere il mio dissenso ad un comportamento illecito ed inappropriato. Apprendo dai cronisti di una fantomatica riunione di alcuni consiglieri del Gruppo della Libertà, convocata dall’ex assessore Di Santo presso il proprio studio, che lo ha fatto senza averne l’autorità, nel corso della quale si è autoproclamato responsabile politico del Gruppo. La riunione ufficiale, da me presieduta, dove erano presenti i primi eletti delle liste civiche di riferimento, nonché la maggior parte dei componenti di esse, era in corso presso la sede costituita, dove tutti erano stati invitati e nel corso della quale è stata ribadita la piena fiducia al sottoscritto”. Frunzio diffida i “ribelli” dall’utilizzare nome e simbolo del Gruppo delle Libertà perché “la nomina di presidente del Circolo della libertà (tesi condivisa anche dal coordinatore provinciale Andrea Sagliocco, n.d.r.) e di conseguenza di presidente del Gruppo è a me pervenuta direttamente dal presidente nazionale dei Circoli Maria Vittoria Brambilla e, pertanto, la nomina del segretario politico spetta, come da statuto, a me e al direttivo”. “Contestualmente – continua Frunzio – colgo l’occasione per ricordare all’ex assessore De Chiara che in nessun atto pubblico o privato della lista civica Città della Libertà egli figura come responsabile a differenza di quanto da lui affermato. Riguardo all’interpartitico a cui fa cenno Di Santo nel suo comunicato stampa, mi è d’uopo ricordare che il mio intervento fu mirato esclusivamente alla tutela del Gruppo consiliare in quanto appariva eticamente, nonché politicamente, poco corretta la presenza nello stesso interpartitico di un assessore dimissionario, nella persona di Nicola De Chiara. Non voglio credere che gli ex assessori Di Santo e De Chiara si siano arbitrariamente auto referenziati al fine di rientrare in un nuova ed eventuale giunta politica, Ne resterei meravigliato conoscendo il loro non attaccamento alle poltrone. Credo, quindi, si sia trattato di un errore”. Insomma, i partiti dell’ex Cdl continuano a dividersi e per Ciaramella è sempre più dura, visto che se si intendesse escludere dalla maggioranza, così come sembra, l’Udc, allora i numeri potrebbero iniziare a mancare.

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