Diossina e alimenti, ne pala il Rotary Club

di Redazione

Rotary ClubPIEDIMONTE MATESE (Caserta). Ne pala il Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese. Giovedi 27 marzo conversazione del dr. Nicola Di Fusco su ‘La contaminazione ambientale da diossine in provincia di Caserta’.

Il libro ‘un ramoscello di mirto’ del socio dr. Gaetano Sangiuliano in dono ai soci. Giovedì 27 marzo nella conviviale con signore del Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese che si svolge negli accoglienti locali della Maison de Campagne di Alvignano, sarà portato all’attenzione dei presenti, l’interessante indagine compiuta dal Corpo forestale dello Stato su: ‘La Contaminazione Ambientale da Diossine in Provincia di Caserta’. Relatore il socio dr. Nicola Di Fusco, vice questore aggiunto del Corpo forestale dello Stato e presidente incoming del Rotary Club Alto Casertano Piedimonte Matese. La conferenza sarà preceduta dalla presentazione, da parte del presidente Raffaele Di Robbio, del nuovo socio dr. Gaetano Sangiuliano e della sua gentile consorte. Il dr. Gaetano Sangiuliano, laureato in farmacia e diplomato in erboristeria, è collaboratore di riviste scientifiche specializzate in campo farmaceutico-erboristico ed è autore di numerose pubblicazioni sulle piante officinali. Per la collana di didattica e Inf/Formazione, Edizioni Melagrano Onlus, ha pubblicato ‘Un ramoscello di mirto’, un libro ponderoso che raccoglie e illustra tutte le piante ed erbe officinali non disdegnando di fare approfonditi riferimenti al loro uso terapeutico. ‘Questo moderno De Floribus et De Plantiis’, scrive nella prefazione del libro la preside dottoressa Vincenzina Scarabeo Di Lullo, ‘si differenzia rispetto a tutte le altre pubblicazioni similari soprattutto perchè l’autore è riuscito a compattare, in costruzione unitaria e rigore scientifico, note di storia, di leggenda, di tradizione, di folklore, di superstizione, di mitologia. In buona sostanza l’autore è riuscito a presentare risultati scientifici non avulsi dalla storia dell’uomo che, fin dall’antichità, ha guardato ai prodotti della natura vegetale con venerazione, quando li ha sentiti imperscrutabili e misteriosi, con rispetto, quando ne riusciva a trarre utili sostanze per pratiche terapeutiche e sanitarie’.

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