Offese all”Islam, giornalista afgano condannato a morte

di Antonio Taglialatela

Sayed Pervez KaambaskhSi chiama Sayed Pervez Kaambaskh, ha 23 anni ed è un giornalista afgano. E’ stato condannato a morte per aver scritto, su un giornale locale del suo Paese, un articolo su Maometto, ritenuto “blasfermo”.

Il giovane, rinchiuso in carcere da tre mesi, avrebbe sostenuto “il diritto delle donne ad avere più mariti così come, secondo il Corano, un uomo può sposare fino a quattro donne”. Ci sarebbe, poi, un’altra versione che lo riterrebbe “colpevole” di aver scaricato da internet delle frasi irrispettose e di averne fatto un articolo distribuendolo all’università di Balkh, nel quale si afferma che la sottomissione delle donne è un argomento travisato dai fondamentalisti islamici. La sua condanna a morte è stata approvata ieri dal senato afgano di Kabul. La vicenda di Sayed ha scatenato proteste in Afghanistan e all’estero, sia da parte della politica che della stampa, per invitare il governo afgano a liberarlo. L’invito è rivolto particolarmente al presidente Hamid Karzai dal momento che a spingere per la pena capitale è stato il parlamentare Sibghatullah Mojaddedi, suo stretto collaboratore. In Inghilterra, il quotidiano Indipendent ha promosso una mobilitazione che è giunta fino al Parlamento Europeo, il cui presidente, Hans Gert Poettering, ha scritto a Karzai per fermare la condanna a morte. Diversi parlamentari europei, tra cui gli italiani Ferdinando Adornato e Antonio Tajani e il francese André Glucksman hanno rivolto un appello al segretario generale dell”Onu Ban ki Mon, allo stesso Karzai, al comando del contingente Nato-Isaf in Afghanistan e alle organizzazioni non governative internazionali. “La stampa italiana faccia ascoltare la sua voce per salvare la vita de giovane giornalista afgano. Si segua l’esempio della stampa britannica che si è già mobilitata con articoli e raccolte di firme”, ha detto Antonio Tajani, presidente degli eurodeputati di Forza Italia.

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