Lo smaltimento dei rifiuti tecnologici

di Redazione

rifiuti tecnologiciDal primo gennaio di quest’anno, sono entrati in vigore gli obblighi, stabiliti dalla normativa concernente i rifiuti tecnologici, i cosiddetti RAEE, nei confronti dei produttori e distributori di dispositivi tecnologici.

I RAEE sono i Rifiuti d’Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, in altre parole i rifiuti delle apparecchiature che per funzionare dipendono da correnti elettriche o da campi elettromagnetici. Tanto per fare qualche esempio, sono RAEE: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, stufe, microonde, ventilatori, condizionatori, aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, tostapane, friggitrici, frullatori, macinini, asciugacapelli, spazzolini elettrici, rasoi, sveglie, orologi, bilance, stampanti, computer, copiatrici, macchine per scrivere, calcolatrici, fax, telefoni, cellulari, radio, televisori, videocamere, videoregistratori, registratori, amplificatori, strumenti musicali, fluorescenti, trapani, seghe, torni, frese, saldatrici, tagliaerba, videogiochi, ventilatori polmonari, strumenti di monitoraggio e di controllo, distributori automatici. Considerato che i normali sistemi di raccolta e smaltimento, per questi rifiuti sono del tutto inappropriati, il decreto obbliga i produttori a raccogliere, smaltire e, quando possibile, riutilizzare i RAEE. Per poter indicare la quantità d’apparecchiature elettriche ed elettroniche prodotte, le industrie produttrici hanno l’obbligo d’iscriversi ad un registro creato ad hoc e di partecipare ad un consorzio che si occupi della raccolta, trasporto, stoccaggio, disassemblaggio, riciclaggio e smaltimento. Deve iscriversi, in ogni caso, chiunque: fabbrica, vende o rivende apparecchiature elettriche ed elettroniche con il proprio marchio;importa apparecchiature elettriche ed elettroniche nell’ambito di una professione e le commercializza;chi produce apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate esclusivamente all”esportazione.Ricordiamo che un prossimo decreto attuativo imporrà ai distributori di ritirare gratuitamente i RAEE, riconsegnati dai clienti e a trasportarli nelle cosiddette isole ecologiche. Anche i cittadini aversani sono obbligati a non gettare i RAEE insieme agli altri rifiuti solidi urbani. Il decreto obbliga, infatti, il possessore di un RAEE a riconsegnarlo a chi gliel’ha venduto oppure a trasportarlo presso l’isola ecologica comunale più vicina (nel caso d’Aversa, quella in Piazza Municipio. A proposito, quando sarà attrezzata anche per i RAEE?). In quella sede i Rifiuti d’Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche dovrebbero essere ritirati dai consorzi per essere riciclati. Visto che più volte mi è capitato di vedere in mezzo alle “piramidi di mondezza” frigoriferi, televisori e lavatrici, speriamo che anche ad Aversa, nell’ambito delle tante iniziative proposte per ridurre la quantità d’immondizia versata nelle strade, qualcuno s’interessi per risolvere anche quest’aspetto del problema rifiuti.

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