Bari, sgominato clan Telegrafo: 24 arresti

di Redazione

carabinieriBARI. Vasta operazione dei carabinieri di Bari che hanno arrestato 24 ritenute affiliate al clan Telegrafo di Bari, con l”accusa di: traffico di sostanze stupefacenti, detenzione di armi ed estorsioni. L”operazione, denominata “Manhattan”, è stata eseguita all”alba con l”impiego di oltre 300 carabinieri, supportati da elicotteri ed unità cinofile.

La stessa èstata coordinata dal comandante provinciale dei carabinieri di Bari, colonnello Gianfranco Cavallo. Il clan Telegrafoè uno dei più vecchi e temuti gruppi criminali baresi. E” capeggiato dal quarantenne Lorenzo Valerio e dal suo luogotenente Carlo Iacobbe, di 38 anni, edè già stato duramente colpito con 46 arresti nell”ottobre del 2003. I Telegrafo potevano contare sull’appoggio di giovani “kamikaze”, ragazzi di 20 anni pronti a fare “qualsiasi cosa” e a “sacrificarsi” per l”organizzazione, suddivisa in tre “livelli”. Al livello più basso, ci sono tali “kamikaze”; al secondo gli addetti allo spaccio della droga e alla riscossione dei pizzo; al terzo i responsabili di zona, addetti alla gestione degli stessikamikaze e dei pusher. La presenza di questi ventenni è provata anche da intercettazioni telefoniche. In una conversazione tra due indagati, uno dice all”altro, parlando sottovoce e consapevole di rivelare un segreto: “Qualche giorno…ti devo portare…ti devo portare a vedere i… i kamikaze; ragazzini di 20 anni!… di 20 anni…kamikaze!… ti dico kamikaze… che non… non ci pensano”. All”inizio i militari quasi non credevano al contenuto di questo colloquio, ma la prova è stata raccolta nel corso di controlli compiuti il 25 novembre del 2004 in via Riccardo Ciusa, al San Paolo. Per impedire la scoperta di una “cupa” (un nascondiglio di armi), i vertici del clan decisero di mandare i kamikaze a sparare ai militari. L”agguato fu evitato solo perché i carabinieri avevano in corso un”attività di intercettazione e riuscirono ad anticipare in tempo le mosse del clan. Nel corso dell”operazione, che vede indagate 61 persone, sono state sequestrate nove pistole, un fucile a canne mozze, circa 900 munizioni, 700 grammi di cocaina e sette chili di hascisc. L’organizzazione, dedita alle estorsioni, terrorizzava imprenditori e commercianti che ogni giorno 5 del mese dovevano versare la tangente a seconda del loro volume d”affari. Ogni settimana, il venerdì, il clan Telegrafo corrispondeva la paga, detta in gergo “spartenza”, sia ai propri affiliati che alle famiglie dei detenuti.

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