I socialisti fuori dalla giunta Bassolino

di Redazione

Antonio BassolinoAVERSA. Ieri, mentre si riunivano a Roma gli esponenti del Movimento di Bertinoro e dell’associazione Rosa nel Pugno (co-fondatrice della Costituente del Partito Socialista), è saltato definitivamente a Napoli il tavolo Bassolino-Socialisti per tentare di varare una effimera nuova giunta regionale.

L’assessore socialista Marco Di Lello è stato costretto alle dimissioni. Bassolino ed il suo Partito Democratico napoletano hanno giustificato la vicenda affermando che Di Lello “ha manifestato intenzione di candidarsi alla Camera”. “In realtà – affermano in una nota dal Centro Carlo Rosselli di Aversa – il ‘Vicerè di Napoli’ ha voluto sprezzantemente riciclare il proprio ruolo e la propria immagine (a dispetto dei guai prodotti e delle pendenze giudiziarie sulla sua testa) nominando cinque nuovi assessori tecnici e ‘penalizzando’ così il solo Ps, il cui coordinatore Fausto Corace ha dichiarato senza mezzi termini ed alla buon’ora: ‘Siamo fuori dalla Giunta e dalla maggioranza’. Dobbiamo esserne felici, almeno in parte e seppur in ‘zona Cesarini’, poiché occorreva, a suo tempo, una precisa e decisa presa di posizione dei socialisti volta al ripudio ed all’abbandono della squalificatissima ed impopolarissima giunta Bassolino senza attendere di essere….malamente cacciati via da ‘Don Antonio Munnezza’!”. “Ora – continuano dal Centro Rosselli – è il momento della verità: sono finite le ambiguità e gli equivoci…..per i socialisti campani si torna a far politica, tutti alla pari! Nel Ps campano capiremo adesso e finalmente con chiarezza e trasparenza chi sono i militanti veri e gli elettori convinti e chi, invece, gli avventurieri ed i mercanti. Occorre solo fare sì che l’opinione pubblica e l’elettorato regionale non associno l’immagine dei socialisti a quella dell’ ormai morente ‘bassolinismo’. Avanti con il raccordo con le componenti progressiste, laiche, liberali, radicali, repubblicane e della Sinistra democratico-riformista per il socialismo europeo”.

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