Napolitano celebra il 60° anniversario della Costituzione

di Antonio Taglialatela

Giorgio Napolitano ROMA. “Nonostante il momento di acuta crisi e incertezza politica che il paese sta vivendo, la Costituzione italiana resta un grande quadro di riferimento unitario per i cittadini”.

Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante il suo intervento a Montecitorio, dinanzi alle Camere riunite, per la cerimonia di inizio delle celebrazioni dei 60 anni della Carta costituzionale. A fare gli onori di casa il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, assieme al presidente del Senato, Franco Marini. Il Capo dello Stato ha salutato anche il premier Romano Prodi, tra gli applausi dell’Unione e i mormorii di dissenso del centrodestra. “Non ha senso imputare alla Costituzione errori e distorsioni che hanno rappresentato il frutto di una complessa dialettica politica. Occorre fare bene attenzione a non confondere indirizzi costituzionali e scelte politiche, responsabilità politiche”, ha detto Napolitano, precisando che la Costituzione “non è intoccabile ma rappresenta più che mai, nella sua comprovata validità, un patrimonio comune”. “Non c’è terreno comune migliore – ha concluso – di quello di un autentico, profondo, operante patriottismo costituzionale. E’, questa, la nuova, moderna forma di patriottismo nella quale far vivere il patto che ci lega: il nostro patto di unità nazionale nella libertà e nella democrazia”. Bertinotti ha sottolineato della “preoccupante distanza che separa i cittadini dalla vita pubblica, determinata dal momento di acuta crisi della politica che viviamo”, presupposto necessario “per la risoluzione dei numerosi elementi di criticità con cui si confronta in questa fase la comunità nazionale, nell’epoca di un grande cambiamento denso di problemi molto ardui e dolorosi”. Marini, invece, ha toccato il tema degli adeguamenti costituzionali. Adeguamenti, ha detto, che “sono urgenti. Il principio democratico è il cardine del nostro ordinamento costituzionale”.

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