Rifiuti, parlano gli alunni: “Qui si muore”

di Redazione

emergenza rifiutiAVERSA. La città, neanche a dirlo, soffoca in un mare di spazzatura. Le pessime condizioni meteorologiche degli ultimi giorni stanno accentuando il problema dei rifiuti, che galleggiano sull’acqua piovana o vengono sparsi in ogni angolo dal vento.

Davanti agli istituti scolastici primari del nostro comprensorio la situazione non è migliore, ma sembra quasi ci siamo abituati al degrado. Quello di seguito è uno stralcio del compito in classe di una bambina di 9 anni, Marina Caterino della Quarta A dell’Istituto Comprensivo “Domenico Cimarosa”. Si legge l’indignazione e la paura degli innocenti, di coloro ai quali dovremmo garantire fiducia nel futuro e non la certezza di un futuro che non c’è. Tanti altri bambini, come Marina, hanno scritto l’orrore, le perplessità, i consigli da dare ai “grandi” ai “potenti” a coloro che fino ad oggi hanno riso, scherzato e guadagnato sulle vite dei nostri e, miseri, dei loro di figli. “Nella mia città, Aversa, ci sono tanti rifiuti, davanti a case, scuole, uffici, e possono provocare gravi danni alla salute. Possono essere anche tossici, quando certi individui li incendiano, e sono molte le malattie causate dai rifiuti, come tumori, per cui si può anche morire! Io avrei qualche rimedio: buttare la spazzatura negli inceneritori! Così tutti gli italiani starebbero in vita e in salute, trasformare i rifiuti in bottiglie, piatti, bicchieri…, fare una sorta di riciclaggio,e fare la raccolta differenziata. E infine i miei desideri sono: che la spazzatura sparisca da tutto il mondo! Perché è brutta e puzza tantissimo! E noi non la vogliamo! Ha imbruttito la nostra bellissima città,facendola diventare una discarica piena zeppa di rifiuti tossici!”.

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