Novità nello schacchiere politico del sindaco

di Nicola Rosselli

Domenico CiaramellaAVERSA. Continua la campagna di rafforzamento del sindaco Ciaramella che, a questo punto potrebbe anche decidere di passare con il Gruppo della Libertà e rimanere nel neonato partito “a rete” tanto osannato da Berlusconi, lasciando Forza Italia aversana.

Il passaggio dell’ex Udc Mario Abate e dell’ex seguace di Peppe Stabile Rosario Capasso, oltre ad acuire il malcostume e la mancanza di coerenza in buona parte della classe politica aversana, pronta a cambiare casacca senza una coerenza logica, rafforza ancora di più il sindaco Ciaramella che, oramai, pallottoliere alla mano, è quasi certo di poter fare a meno degli otto (o di buona parte degli otto) consiglieri di Forza Italia per mantenere integra la propria maggioranza. Infatti, ai quattro del Gruppo della Libertà si aggiungono i tre di Alleanza Nazionale e i tre dell’Udc (e siamo già a dodici consiglieri). A questi vanno aggiunti Adolfo Giglio (altro transfuga “stabiliano” passato al Nuovo Psi), Fiore Palmieri con i suoi Popolari Normanni e l’indipendente Giovanni Tirozzi che sarebbe pronto ad appoggiare il Mimmo cittadino, giungendo ai quindici necessari, oltre allo stesso sindaco. Ma a questi sedici (che sono già maggioranza) si aggiungerebbero certamente almeno due consiglieri comunali azzurri. Tutto questo porterà anche ad aggiustamenti all’interno dell’esecutivo dove un terzo assessorato potrebbe andare ad Alleanza Nazionale mentre un altro potrebbe finire ai due azzurri che accetterebbero di passare con Ciaramella. Ovviamente queste due poltrone non sono altro che quelle lasciate libere dai due assessore forzisti che si sono dimessi il 27 dicembre scorso: Luciano Luciano e Isidoro Orabona. L’opposizione? Oltre a Paolo Santulli dell’Udeur e Imma Lama di Nuovo Sud, entrambi centristi, ci sono i superstiti del centro sinistra: Giuseppe Stabile, Mimmo Rosato, Amedeo Cecere, Francesco Gatto e Raffaele Pellegrino. Insomma, si gioca ai quattro cantoni mentre la città affonda nella spazzatura.

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