Pena di morte, l”Assemblea Onu approva la moratoria

di Antonio Taglialatela

L’assemblea generale delle Nazioni UniteNEW YORK. Si alla proposta di moratoria sulla pena di morte da parte dell’assemblea generale delle Nazioni Unite. Un risultato storico che vede grande protagonista l’Italia, nazione che ha portato avanti l’iniziativa.

104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti il risultato della votazione. Per il ministro degli Esteri Massimo D’Alema ora si apre la strada dell’abolizione. Soddisfazione anche da parte del presidente del Consiglio Romano Prodi: “Sono orgoglioso per il lavoro svolto dall’Italia. Oggi è davvero una giornata storica”. Commozione quella espressa dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Sono profondamente soddisfatto. Quello di oggi è uno storico segnale che l’organo più rappresentativo, per la sua universalità, delle Nazioni Unite lancia alla comunità internazionale, richiedendo agli Stati di sospendere le esecuzioni capitali nella prospettiva dell’abolizione della pena di morte”. “E’ un successo di tutti coloro che in 14 anni, in qualche misura, si sono organizzati e hanno dato un po’ del loro tempo e dei loro centesimi al giorno perché questo fosse possibile”, commenta Marco Pannella. “Ci aspettavamo questo risultato, – ha aggiunto il leader dei radicali – anche se tutti dicevano che non era sicuro. Bisogna ora raddoppiare gli sforzi per evitare che questo successo sia consumato e logorato e arrivare quindi all’abolizione definitiva della pena capitale”. Per il ministro del Commercio internazionale, Emma Bonino, si tratta di “un regalo all’umanità”. “Credo – aggiunge Bonino – che la nostra cocciutaggine abbia premiato, oltre alla determinazione del nostro governo che certamente è stato un elemento determinante. E questo, è sicuro, va a grande onore del nostro Paese. Credo, inoltre, che sarà un buon Natale per gli italiani e spero inoltre che questa decisione sia un gesto di speranza per tutti coloro che aspettano nei corridoi della morte”. Negli anni Novanta due tentativi analoghi fallirono in seno all’Assemblea. D’Alema, nel rispondere ad Antigua, Barbados e Nigeria – che hanno rappresentato il blocco delle nazioni contrarie alla moratoria – ha sottolineato che quello approvato è “un appello, non un’interferenza nella sovranità delle singole nazioni”. Il documento non è vincolante, rappresenta allo stato un valore simbolico, ma ha estrema importanza perché ora spinge l’Onu a passare ai fatti, verificando, paese per paese, l’applicazione della moratoria. Le nazioni che applicano la pena di morte sono infatti invitate a ridurne l’uso e il numero di reati per i quali viene comminata. Il segretario generale Ban Ki-moon, in vista ad Algeri presso le sedi delle Nazioni Unite colpite dagli attentati terroristici della scorsa settimana, ritiene la decisione dell’Assemblea un “passo coraggioso”.

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