CASAL DI PRINCIPE (Caserta). Era il 7 maggio del 2002 quando militari della Guardia di Finanza effettuano un controllo nel bar centrale in corso Principe Umberto.
In quella circostanza i finanzieri posero sotto sequestro ben tre videogiochi con i rispettivi telecomandi e denunciarono il responsabile dellesercizio commerciale Giuseppe Gagliardi. Fu ascoltato anche il noleggiatore delle macchinette, ritenute fuorilegge, Tommaso Aricchiello, che fu chiamato e arrivò tempestivamente nel locale. Ieri mattina, al tribunale monocratico di Aversa, si è concluso il processo dove imputato risultava essere Gagliardi. Questultimo non era presente in aula, così come il suo legale. Ma il giudice Cristiano ha enunciato la sua sentenza. Una sentenza che non ha visto colpevoli, ma solo per decorrenza dei termini. Nessuna condanna è stata emessa in quanto il reato era estinto. La prescrizione ha graziato Gargiulo. Ma il giudice ha disposto comunque la confisca e la successiva distruzione delle macchinette incriminate, essendo fuorilegge. In particolare pare che i videogiochi avessero due schede di gioco. Una regolare, laltra, che veniva azionata con un telecomando (rigorosamente nascosto allinterno del negozio), che consentiva il gioco cosiddetto dazzardo. A spiegare questo trucchetto uno dei finanzieri che effettuarono il controllo nel bar. E stato lui ad evidenziare il meccanismo del gioco e ha dare chiarimenti durante la fase dibattimentale del processo.
dal Corriere di Caserta, mercoledì 12.12.07 (di Luisa Conte)