Parete, seduta consiliare per decidere sulle dimissioni del sindaco

di Redazione

Luigi VerrengiaPARETE (Caserta). Il perdurare della situazione di emergenza rifiuti che attanaglia tutto l’agro aversano sta letteralmente mettendo in crisi molte giunte comunali, dopo le dimissioni di massa in segno di protesta da parte dei sindaci.

Martedì scade il termine ultimo per la revoca delle dimissioni e il sindaco di Parete, al momento, non ha nessuna intenzione di ritirarle. Proporrà al presidente del Consiglio Marco Monaco di convocare una seduta del civico consesso per martedì, chiedendo all’intero consiglio diindicare allo stesso primo cittadino la strada da intraprendere. “A questo punto voglio che sia il consiglio comunale ad esprimersi sulle motivazioni che mi hanno portato a consegnare il mio mandato in mano al prefetto di Caserta Maria Elena Stasi, scelte scaturite dalla difficile situazione dei rifiuti a cui noi sindaci non sappiamo dare delle risposte ai nostri cittadini. – dichiara Luigi Verrengia – Sarà il consiglio comunale ad indicarmi la strada da perseguire, non mi reputo responsabile di tutto ciò perché il problema rifiuti non è causato da noi. Se il consiglio ritiene che io non sia in grado di gestire la questione, sono pronto a farmi da parte, al contrario, se l’assise riconosce che tutto ciò che ho fatto è stato intrapreso perché c’era la volontà di dimostrare il nostro disappunto nei confronti di chi gestisce i rifiuti in Campania, allora sono pronto a rimettermi in gioco per il bene della cittadinanza”. Oggi è l’ultimo giorno che il Cdr di Santa Maria Capua Vetere può ritirare i rifiuti. Da indiscrezioni risulta che la GeoEco abbia individuato un capannone dove poter stoccare i rifiuti. In queste ore ci sarà un sopralluogo da parte delle autorità competenti per verificare se ci sono tutte le garanzie per usare la struttura, consentendo al Cdr di continuare la sua lavorazione e rimuovere i rifiuti dalle strade. “Chiederemo al presidente della provincia Sandro De Franciscis – conclude il sindaco – di prendere delle iniziative che non siano soltanto indirizzate alla solidarietà nei confronti di noi sindaci, ma di trovare una strada comune che ci porti fuori da questa emergenza con soluzioni immediate, perché la provincia non può più aspettare”.

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