Anziano muore bruciato in casa

di Redazione

FrignanoFRIGNANO. Un anziano invalido è stato trovato morto carbonizzato in casa, disteso sul tappetino della sua camera da letto. La macabra scoperta è stata fatta dalle nipoti che come ogni giorno bussavano alla porta dello zio per preparargli la colazione ed aiutarlo ad infilare i vestiti. L’uomo di sessantatre anni, Francesco Sabatino, abitava da solo in via Giovanni Verga.

Non era mai stato sposato in vita sua, non aveva figli, ma solo una buona pensione d’invalidità che riempiva il vuoto di una solitudine di un anziano come tanti. Riusciva a camminare, trascinando la sua gamba colpita da handicap fin dalla nascita, appoggiandosi ad una sedia, talvolta a dei sostegni dell’arredo. Ad accudirlo ogni giorno c’erano le figlie di sorelle e fratelli che, come tante volte, anche lunedì sera si erano recate in via Verga per mettere a letto lo zio e chiudere la porta col doppio giro di chiave. Una consuetudine consolidata nel tempo, quasi un impegno costante per i familiari. Ieri mattina, quando le nipoti si sono recate a casa di buon ora per preparare la colazione, Francesco Sabatino non ha risposto al campanello. Preoccupate sarebbero quindi entrate in cucina e poi in camera da letto, ma da subito l’odore di bruciato le ha investite. La telefonata al 112 è arrivata in centrale intorno alle otto e trenta. Sul posto si sono recati i militari della locale stazione coordinati dal vicecomandante con il Medico Legale che ha costatato il decesso. Non si esclude che una sigaretta accesa dal Sabatino possa aver provocato la combustione degli abiti che indossava e, solo successivamente, quella del tappetino composto da materiale acrilico. Stando ai primi risultati dei rilievi eseguiti dai militari, pare che l’incendio fosse circoscritto al tappeto; circostanza, quest’ultima, considerata piuttosto insolita visto che l’anziano era stato messo a letto dalle nipoti e visto anche che il suo grado di invalidità ad una gamba gli permetteva di camminare solo appoggiato a dei sostegni. Tutta da chiarire, dunque, la dinamica dello sviluppo dell’incendio. Non del tutto esclusa è la possibilità che il pensionato abbia accusato un malore e sia caduto con in mano la sigaretta accesa che avrebbe quindi carbonizzato circa l’ottanta per cento del suo corpo. Le indagini continuano a ritmo serrato. L’autopsia disposta da magistrato della procura di Santa Maria Capua Vetere prevista per oggi chiarirà le cause del decesso che sembra tingersi di giallo.

Il Mattino

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