Diana: “La vicenda Texas è un banco di prova per Ciaramella”

di Redazione

Lorenzo DianaAVERSA. L’area Texas ancora al centro di mille polemiche. Oggi, ad intervenire sulla delicata questione è Lorenzo Diana, capolista dello schieramento nazionale per le primarie del Partito Democratico “Democratici per Veltroni” che punta il dito sulla necessità di “garantire aree verdi ed attrezzate per i fabbisogni dei cittadini”.

“La domanda che dobbiamo porci è cosa veramente vogliamo dalla nostra città. – ha dichiarato Diana – Sicuramente un secco no alla destinazione commerciale dell’area ex Texas, e per più ragioni. La prima è che Aversa, capolista di un progetto urbano di 250mila abitanti, è cresciuta nel tessuto edilizio con più case ma senza qualità urbana. Insomma tante case, anche di ottima qualità ma concepite senza un progetto serio che predisponga aree verdi indispensabili per preservare la qualità della vita. E’ necessario aggiungere più qualità urbana, mai e poi mai altri centri commerciali sulle residue aree verdi che siano Texas, mercato ortofrutticolo Cappuccini o l’ex Maddalena. Aree che possono e debbono essere utilizzate per dare ai cittadini aversani un’alternativa al Parco Pozzi, unico polmone verde in una città che conta 60mila abitanti. Qui scatta il compito della politica, decidere se si vuole indirizzare le scelte da fare ad Aversa per migliorare la qualità urbana o per rispondere ad interessi ed affari di strettissimi gruppi”.

l'area ex TexasAlla domanda su “Chi comanda in città, Pitocchi o Ciaramella?”, Diana risponde: “Questo sinceramente è ancora un mistero. La vicenda ex Texas è un banco di prova per il sindaco e per l’intero consiglio comunale. Se sapranno far valere ciò che dichiarano, almeno a parole, procederanno a revocare l’atto dell’ingegner Pitocchi altrimenti sarebbe un forte segnale di impotenza tale da richiedere le dimissioni immediate del sindaco. Ma l’intervento della politica non può prescindere quello della Magistratura ben evidenziato dal ricorso al Tar dell’avvocato Lamberti e dagli eventuali accertamenti di responsabilità penali sulle numerose illegittimità che hanno portato alla concessione del provvedimento pur in assenza del Pru e del Siad”.

Per Diana la vicenda di Aversa è importante ed emblematica e merita di essere rappresentata anche in Parlamento con apposita interrogazione che, si augura, vogliano presentare quelle parti che non condividono ciò che accade nell’area Texas.

L’esponente del Pd conclude: “La fine di questa vicenda sarà un banco di prova dello scontro, qualora fosse vero, interno a Forza Italia. C’è da augurarsi che il sindaco Ciaramella sia realmente coerente e consequenziale con le sue affermazioni, isolato e combattuto da posizioni politiche interne al suo partito a cui appartengono ambienti direttamente interessati agli affari e vicende che girano intorno all’area Texas. Se nella maggioranza ci sono persone e forze che realmente non condividono i disegni affaristici dell’area in oggetto, facciano un passo avanti. In questo caso non si potrebbe che ritrovarsi d’accordo ad una convergenza anche trasversale all’interno di tutto il sistema politico aversano per difendere il bene di Aversa alla quale tutti apparteniamo ed alla quale tutti dovremmo essere interessati”.

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