Capasso: “Savoia gioca al mercante in fiera”

di Redazione

Ernesto Capasso SANT’ARPINO. “Secondo me Savoia e qualche suo vassallo: tipo Iavarone, intendono la politica come un gioco molto simile al mercante in fiera”. Così Ernesto Capasso dopo l’ufficializzazione delle liste dei candidati per le Primarie del Partito Democratico.

“Un’idea seria e dall’alto valore politico, anche se non adeguatamente realizzata neanche a livello nazionale, quella che sta portando alla nascita di questa nuova formazione – dichiara l’ex vicesindaco – nel nostro comune, con l’intervento di Savoia e qualche altro esponente dell’Amministrazione Comunale si è trasformata né più né meno che in una parodia del calciomercato. Fedele ai canoni di quella scelleratezza politica ed istituzionale di cui è maestro indiscusso, Savoia da un paio di anni altro non sta facendo che offrirsi al miglior offerente vantando virtù e consensi ben lontani da quelli reali, con una tracotanza un non rispetto delle regole democratiche incredibili e che hanno portato molti, fra cui il sottoscritto, ad abbandonare un po’ di tempo or sono la Margherita per non sottostare a tale modus operandi. Quello che a più riprese avevo previsto e denunciato anche agli organismi provinciali e regionali puntualmente si sta verificando. Un modo di fare che lo ha visto prima tentare di aderire ai Ds, con tanto di blitz corredato da foto con Fassino, e giuramenti di fedeltà e amore eterno nei riguardi di Bassolino e dell’allora segretario Regionale Nappi. Un tentativo miseramente fallito grazie alla strenua opposizione della stragrande maggioranza della locale sezione diessina che mettendosi contro i ‘poteri forti’ impedì tale squallida operazione non condivisa dalla base di questo nobile partito. In realtà quello con i Democratici di Sinistra non fu il primo abboccamento con una formazione del centro sinistra, poiché come gli osservatori più attenti ricorderanno il sindaco cercò nei mesi antecedenti di ‘entrare’ nell’Udeur. Era tanto convinto di farcela che, proibì a tutti i suoi adepti di non tesserarsi con la Margherita. Ma anche in quel partito l’offerta di Savoia non venne accettata tanto che il primo cittadino si trova ormai da anni senza essere iscritto a nessuna formazione. Non contento di aver ricevuto tante porte in faccia nell’ultimo periodo Savoia ha prima cercato un nuovo avvicinamento ai Ds attraverso la fazione del partito facente riferimento a Nicola Ucciero e poi si è prostrato ai piedi del Presidente della Provincia Sandro De Franciscis per entrare nel movimento da questi guidato. Con un’ennesima giravolta a 360° gradi il Savoia ha rinnegato, dunque, il suo ‘bassolinismo’ di ferro e si è ‘andato a vendere’ ad uno dei più acerrimi rivali del Presidente della Regione. Dal canto proprio De Franicsis, fedele ad un atteggiamento sconcertante che sta creando gravi malumori in tutto il centro sinistra, ha ‘raccattato’ Savoia così come sta facendo con tutti i personaggi più disparati siano essi provenienti dal centro destra o dal centro sinistra. Dunque anche il sindaco è entrato a far parte di questa mera operazione di potere che non risponde ad alcuna etica politica, se non quella fondata sulla conservazione ad ogni costo delle poltrone. A tal proposito il mio plauso va ai consiglieri Giovanni Pacciarelli e Domenico D’Antonio, che da strenui oppositori di Savoia, pur essendo molto legati a De Franciscis hanno preferito scegliere un’altra strada, molto più lineare e trasparente, per aderire al Partito Democratico. E l’atteggiamento del Savoia fa proseliti nella cerchia dei suoi adepti col ‘proletario doc’ Roberto Iavarone che ha stretto un accordo di ferro col ‘democristiano’ De Franciscis. L’assessore ai lavori pubblici, che va fiero di una propria ‘presunta’ coerenza, che a dire il vero solo lui vede, ha fatto anch’egli il salto della quaglia passando dall’essere un ‘compagno’ duro a puro a diventare una pedina nelle mani di coloro che provengono dalla vecchia Dc, da lui un tempo tanto vituperati. Insomma, ci troviamo di fronte davvero ad una farsa in cui parole quali credibilità, coerenza, politica e trasparenza hanno perso ogni significato dinanzi all’atteggiamento di personaggi che sono davvero in cerca di autore. Saranno i cittadini a breve a scrivere la parola fine sulle vicende di queste persone che sono mosse solo dalla bramosia di potere”.

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