Aumento dei prezzi, controlli della Federconsumatori

di Redazione

Giovanni CiuonzoDuro monito della Federconsumatori Atellana contro gli aumenti di generi alimentari di prima necessità come pane, pasta e latte, riscontrati durante i controlli fatti da una delegazione del sodalizio in diversi punti vendita nelle zone di Orta di Atella, Succivo e Sant’Arpino.

“Noi della Federconsumatori – dichiara Giovanni Ciuonzo, presidente dell’associazione atellana – siamo stati incaricati da una apposita commissione nazionale ‘Consumi e Prezzi’ che dovrà chiarire l’effettiva necessità di tali aumenti di questi prodotti. Nei grandi centri di distribuzione per il latte abbiamo riscontrato aumenti superiori al 40%, giustificando il prezzo del costo al dettaglio dovuto alla filiera. Stesso discorso anche per la pasta, ma il vero dramma è l’aumento sproporzionato e senza giustificazione del pane. Assurdo che alcuni fornai (anche locali), spesso igienicamente discutibili, aumentino del 20% il costo rispetto a solo un mese fa, senza una valida giustificazione. Inoltre – continua Ciuonzo – abbiamo anche chiesto (trovando in molti casi tante difficoltà dovute alla mancanza di risposte e spiegazioni concrete, soprattutto a Sant’Arpino) ai vari titolari dei negozi, artigiani e grandi centri di distribuzione il perché di tale aumento del costo del pane. In tanti, addetti al settore, addebitano tale decisione all’aumento di materie prime in primis farina e grano. L’indagine conoscitiva, quindi, è proseguita anche nelle filiere e soprattutto nei depositi di farina (non presenti in zona), per capire se vi è l’effettivo aumento minimo delle materie prime. Tuttavia, il 2,5% in un anno non giustifica gli sproporzionati aumenti da parte dei produttori e dei rivenditori a dettaglio del pane e di altri generi di prima necessità”.

La documentazione raccolta dalla Federconsumatori sarà messa a disposizione della commissione e del suo presidente Emilio Di Fusco. Ciuonzo non esclude che, vista la gravità del problema, si decida di far intervenire l’Antitrust. “Non bastavano le innumerevoli tasse prodotte da Finanziarie assurde, – conclude Ciuonzo – ora si vuole costringere i cittadini a rinunciare a prodotti di prima necessità come pane, pasta e latte. Un danno che colpisce soprattutto anziani che vivono, a causa delle loro pensioni minime, ai limiti della povertà”.

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