Amato, appello per Brancaccio

di Redazione

BrancaccioORTA DI ATELLA. È destinato a scuotere gli equilibri finora vigenti sotto la Quercia, l’annunciato passaggio del consigliere regionale Angelo Brancaccio dalla Quercia al partito di Mastella. Anche perchè cade nel momento acuto del rimpasto degli assetti in vista della nascita ormai imminente del Pd.

Consiglieri RegionaliIeri a sopresa è venuto allo scoperto il capogruppo regionale dei Ds Antonio Amato con una nota inviata ai giornali e alle agenzie di stampa che affronta di petto la questione della sospensione di Brancaccio dal partito in seguito all’arresto. «Ritengo che siano venute meno le motivazioni che hanno indotto alla sospensione cautelativa del consigliere regionale Angelo Brancaccio e quindi la sua reintegrazione – afferma perentorio il capogruppo – è soltanto un semplice atto dovuto». Ma Amato non si ferma qui. A proposito della sospensione e soprattutto facendo implicito (ma non troppo) riferimento alle posizioni su cui si erano attestati in questi giorni altri dirigenti della Quercia osserva: «D’altra parte sarebbe ben strano che le regole fissate dallo Statuto del Partito fossero interpretate e gestite con poteri discrezionali». Per quanto riguarda poi il salto dell’ex sindaco di Orta nelle truppe del ministro di Giustizia diventa severo: «Le notizie apparse su alcuni quotidiani campani circa il passaggio ad altro Partito del consigliere Brancaccio le reputo non attendibili avendo più volte lo stesso Brancaccio ribadito la volontà di continuare il suo impegno nella formazione in cui è stato eletto». La conclusione a questo punto non può essere che l’invito all’interessato a fare chiarezza. «Sono certo, quindi, che Brancaccio – proclama con sicurezza Amato – troverà il modo per smentire tali notizie». L’uscita del capogruppo regionale dei Ds ha trovato però pochi riscontri nella serata di ieri. Anzitutto il segretario regionale dei Ds Enzo Amendola ha smentito la voce – circolata insieme alla pubblicazione del comunicato – di una intesa con Amato per questa sorta di appello in extremis all’ex sindaco di Orta. «Antonio Amato esprime delle posizioni personali sulla vicenda, per quanto mi riguarda – aggiunge – sono convinto che la valutazione sul reintegro spetta agli organi statutari del partito, e in particolare alla commissione di garanzia che mi auguro si riunisca quanto prima». Come dire: nessun automatismo o corsia privileggiata, la vicenda avrà il suo normale e legittimo corso a prescindere dalle tensioni che l’annunciato addio può scatenare nel partito o in parti di esso. Posizione condivisa dal vertice casertano della Quercia, ieri sera a Napoli per la direzione regionale. Quanto poi alla convinzione che le notizie sul passaggio non siano fondate la federazione casertana si limita a far sapere di non avere avuto alcun segnale di questo tipo. E per giunta se da Orta tutto tace, il tam-tam dei beni informati asssicura che non sono previsti incontri tra il consigliere in fuga e Mastella nei prossimi giorni (il ministro, com’è noto è molto inpegnato a Roma) ma che Brancaccio e il responsabile regionale dell’Udeur si vedranno venerdì, quasi sicuramente a pranzo, per fare il punto della situazione.

Il Mattino (ANTONIO PASTORE)

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