Vescovi: reali i problemi sollevati da Grillo ma sbagliata la proposta

di Antonio Taglialatela

Giuseppe BetoriRitengono “reale” il problema sollevato da Beppe Grillo ma non condividono la soluzione proposta, ossia il metodo del “Vaffa…”. Questa la posizione del segretario della Cei, monsignor Giuseppe Betori, rispetto alla protesta sollevata dal comico genovese e culminata nel “V-Day”.

“I vescovi non si sentono di cavalcare un’onda di antipolitica: la dottrina sociale ritiene la politica un grande valore, anche se va rigenerata”, ha detto Betori, che poi ha sottolineato come quella ecclesiale sia “una risorsa che andrebbe valorizzata e non demonizzata nel dibattito pubblico, perché ad essa si può ricorrere”.

Il massimo esponente dei vescovi italiani ha poi affrontato altri due temi molto delicati. In primis, quello della pedofilia. Negli ultimi giorni è stata aperta un’indagine sul vescovo ausiliare di Firenze, monsignor Claudio Maniago, per presunti abusi sessuali di stampo pedofilo. “Al momento c’è solo un’indagine, non abbiamo ascoltato né la difesa né è stato pronunciato un giudizio. Trarre sentenze mi sembra incauto a meno che non si voglia far passare per l’opinione pubblica una condanna preventiva senza fondamento”.

E poi la fecondazione assistita, con Betori che boccia la recente sentenza del Tribunale di Cagliari sull’ammissibilità dell’esame pre-impianto durante la gravidanza. “Mi sembra strano che un giudice possa giudicare a prescindere dalla legge e dalla Corte costituzionale. Vorrei capire qual è la logica, pensavo che i Tribunali applicassero le leggi, in particolare quando supportate da una pronuncia dell’organo supremo”. Chiusura anche verso la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita: “Da parte nostra non c’è nessuna intenzione – ha chiarito il segretario della Cei – di ritornare su quella legge per una revisione”.

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