Il Partito Democratico: “che schifo”

di Redazione

Partito DemocraticoRiceviamo e pubblichiamo una lettera (firmata) pervenutaci in redazione da un dirigente di una sezione cittadina dei Democratici di Sinistra.

Gentile Redazione di Pupia Tv, cari visitatori.

Voglio approfittare di questo interessante mezzo di comunicazione per esprimere tutto il mio schifo su come si sta organizzando il nuovo Partito Democratico. Si è detto e ripetuto che il nuovo soggetto politico non doveva assolutamente essere la somma di due o più partiti, che bisognava aprire alla società e soprattutto ai giovani.

Ma prima ci tengo a fare una premessa. Ritengo l’attuale legge elettorale un vero e proprio “Colpo di Stato”. Senza troppi clamori, la classe dirigente italiana, mi riferisco ai pochi “potenti”, si è messa nelle condizioni di “annullare” la Democrazia. Ogni parlamentare che vuole essere eletto deve fare il “bravo”, se no il suo “grande capo”, in genere il segretario del proprio partito, non lo mette in lista, o almeno in cima alla lista, e non lo fa eleggere. I “capi”, pertanto, possono permettersi di candidare ed eleggere quelli che vogliono, che nella maggior parte dei casi sono lecchini, portaborse, parenti e affini.

Questa legge è stata fatta dal Governo Berlusconi e a lui vanno addossate tutte le colpe. O quasi. Si, perché la Sinistra oggi al potere che fa? Almeno Berlusconi sostiene tale legge apertamente, mentre il Governo Prodi non fa assolutamente niente. Allora mi chiedo: quale sarebbe la differenza tra l’Italia ed il “regime” Castrista? A Cuba si vota con partito unico e liste chiuse, Fidel decide tutto e all’elettore non resta che votare quei candidati. In Italia, praticamente, è lo stesso, solo che invece di un partito unico ce ne sono due.

Veniamo ora al PD. Le federazioni provinciali hanno iniziato col preparare i “Commissari”, si sono divise i posti, sempre loro appannaggio, in pratica si sono auto-nominate. Tanti ai Ds, tanti alla Margherita e tanti alla cosiddetta “Società Civile” che altri non è che amici, conoscenti e fuoriusciti di partito. Questi comitati, così formatisi, stanno in questi giorni preparando le liste collegate al candidato nazionale. Per esempio, a Veltroni sono collegate diverse liste, tutti i componenti sono nominati dal comitato, in pratica ancora e sempre loro stessi. E la cosa più interessante è che le liste sono “chiuse”, non si esprimono preferenze, vengono eletti in ordine di lista. In perfetta sintonia con la schifezza della legge elettorale berlusconiana. I primi eletti andranno a costituire il direttivo regionale e gli altri quelli provinciali.

E io, povero elettore, cosa dovrei votare? A cosa serve il mio voto, peraltro “a pagamento”? Che fine ha fatto il “rinnovamento”? Personalmente, non aderirò al Partito Democratico.

Distinti saluti

Andrea Pezone

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