Oggi l’interrogatorio del boss Martinelli. Direttissima per i fiancheggiatori

di Redazione

Enrico MartinelliSANTA MARIA C.V. È fissato per oggi, davanti al gip del tribunale di Brindisi, l’interrogatorio per l’ex latitante Enrico Martinelli, arrestato due giorni fa fuori al camping «Pilone», nei pressi di Ostuni. Quando i carabinieri hanno fermato la Panda rossa con a bordo il boss e una coppia di Parete che gli facevano da vivandieri e autisti, Martinelli non ha battuto ciglio: «Marescià, eccomi qua, sono io quello che cercate».

Processo per direttissima, sempre oggi a Brindisi, per la coppia di insospettabili, Nicola Picone e la sorella Maria. Da due anni latitante, non aveva esitato a prenotare una vacanza. Un passo falso che ha consentito ai carabinieri del comando provinciale di Caserta – agli ordini del colonnello Carmelo Burgio – che da tempo lo avevano sotto osservazione, di fermarlo. Nato 43 anni fa a San Cipriano D’Aversa, Enrico Martinelli è entrato a far parte del clan dei Casalesi a soli 20 anni. Lo riferisce, nel 1993, Carmine Schiavone, la prima gola profonda dei Casalesi parlando con i magistrati della Dda che firmarono – due anni dopo – l’ordinanza dell’inchiesta «Spartacus». Il primo arresto per associazione per delinquere di stampo camorristico (era ritenuto partecipe al clan di Antonio Bardellino), scatta proprio nell’84 ma già un anno prima era stato diffidato dal questore e rimasto vittima di un ferimento d’arma da fuoco. Il curriculum criminale si arricchisce via via negli anni con altri arresti. Più volte accusato per reati concernenti le armi, è stato in passato destinatario di un sequestro di beni: transitato nel 1989 nella cosca di Francesco Schiavone, si è macchiato di gravi fatti di sangue. Sul suo capo una condanna all’ergastolo per l’omicidio di Liliano Diana (marzo del 1991), e del duplice tentato omicidio di Sebastiano Caterino e Vincenzo Maisto. Era latitante dal 23 giugno del 2005, e cioè da tre mesi prima della sentenza Spartacus della II Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere.

Il Mattino

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico