Una “Jessica” può dare 200 milioni di euro alla città

di Redazione

Domenico CiaramellaAVERSA. Ha il nome di una donna, e come il gentil sesso affascina, fa sognare e dà speranze forti per il futuro. Si chiama Jessica il punto di svolta per Aversa, un progetto della Comunità Europea potrebbe portare in città oltre 200 milioni di euro di finanziamenti nei prossimi 15-20 anni.

“Ci stiamo lavorando. – ha ammesso il sindaco di Domenico CiaramellaE’ un piano per il futuro, un’eredità che lasceremo alle future amministrazioni. I fondi comunitari ci permetteranno di rivoltare la città come un calzino, partendo dal recupero complessivo del centro storico. Un progetto con il quale Aversa dovrà diventare una città di arte e turismo, ma non solo a chiacchiere”. E per non creare polemiche sulla gestione dei fondi, il sindaco si prepara a nominare (molto probabilmente già a settembre) una commissione “che sarà composta da politici di ambo gli schieramenti, presidi delle facoltà universitarie c on sede ad Aversa ed associazioni. Riscriveremo il futuro della città”. Ciaramella, però, ha intenzione di racimolare quanti più fondi possibili per la città normanna e, per questo, sta lavorando anche sui Por. Un progetto che prevede lo stanziamento di altri 70 milioni di euro per il periodo 2007-2013. “Abbiamo avuto diversi incontri in Regione – ammette il primo cittadino – anche con il presidente Bassolino. Entro la fine dell’anno dovremo presentare i progetti”. Il risveglio della città, però, sembra essere già partito, come dimostrano i passi effettuati per il Piano di recupero urbano (Pru) che è stato inviato in Regione, “che dimostra l’attenzione che la nostra amministrazione ha nei confronti di una zona di Aversa, quella a Nord, da troppo tempo lasciata al suo destino. Non vogliamo più sentire i nostri cittadini sentirsi di serie B”. Proprio il Pru, però, è stato oggetto delle prime schermaglie con l’opposizione, in particolare con Domenico Rosato, esponente dei partiti di Sinistra. “Siamo all’inizio e non vorrei sbagliarmi. – afferma Ciaramella – Ma se il buongiorno si vede dal mattino, sono molto deluso per il loro comportamento. Non fanno altro che cercare il pelo nell’uovo nel nostro lavoro. Gli amministratori possono anche sbagliare, ma un consigliere (il riferimento è a Rosato, ndr) non può strumentalizzare tutto”. L’opposizione, però, sembra essere molto debole, soprattutto dopo lo scioglimento del Pda. “Era una cosa che doveva succedere. – dice il sindaco – Si sapeva che se Stabile non avesse vinto le elezioni si sarebbe giunti a questo punto. Il centrodestra, a questo punto, deve dare attenzione anche ai consiglieri comunali indipendenti, anche se la mia speranza è che il centrosinistra riesca a compattarsi. Perchè solo così può vivere la democrazia”. I primi mesi di amministrazione hanno dimostrato una coesione nel centrodestra che, forse, neanche il sindaco si sarebbe aspettato. “E’ vero – ammette – perchè ero rimasto scottato dall’avvio di 5 anni fa. E’ un periodo brillante, c’è grande sinergia e gli assessori hanno compreso bene quali sono i progetti da portare avanti”. Non può mancare una battuta sull’infinità emergenza rifiuti e l’inchiesta che vede coinvolto il governatore Bassolino. “Noi abbiamo sempre detto che sui rifiuti era stata fatta un’operazione scellerata. Bassolino ha fallito, ma non è questo il momento di cantare vittoria. Le inchieste giudiziaria interessano fino ad un certo punto, io voglio avere solo una città pulita”.

dalla Gazzetta di Caserta, domenica 12.08.07

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