Iengo (Margherita): “Lusini ammetta che ha fallito”

di Antonio Taglialatela

Biagio LusiniTEVEROLA. Dopo Caiazzo, un altro componente del direttivo della Margherita di Teverola, Carmine Iengo, striglia il sindaco Biagio Lusini ritenendo fallimentare l’operato della sua amministrazione.

A cominciare dall’ambiente: “La raccolta differenziata è al palo – afferma Iengo – nonostante gli accordi con la GeoEco. Vi sono solo pochi punti della città dove sversare i rifiuti ed i cassonetti sono stati tolti dappertutto senza provvedere alla raccolta porta a porta. La città, inoltre, non ha spazi verdi, si vedono solo costruzioni dappertutto. Come se non bastasse, è notizia di pochi giorni fa che il Comune ta accertando le dichiarazioni sulla tassa dei rifiuti solidi urbani per verificare se vi sono errori od omissioni ed i cittadini correttamente dovranno pagare. Ma, caro sindaco, a quando un servizio degno di questo nome?”. Iengo poi pone l’accento sul Puc: “E’ stato bocciato miseramente. Meglio che si dica la verità, ossia che per riadattare il Puc bisogna verificare il piano territoriale regionale e poi quello provinciale, entrambi ancora in alto mare, e perciò è inutile fare promesse che non si possono mantenere”. Il dirigente diellino apre una parentesi: “Vogliamo parlare ancora dello scontro in Nicola PiconeCrescenzo Salveatto con i proprietari sull’area PIP o del quasi dissesto per quanto dovuto al consorzio idrico o con i conti sempre vicini al rosso?”. Infine, commenta il recente rimpasto di giunta: “Abbiamo assistito alla telenovela dell’assegnazione delle deleghe con lo scontro tra i consiglieri Nicola Picone, che giustamente voleva l’assessorato alle politiche sociali completo di delega della 328, e il consigliere e assessore al ramo uscente Crescenzo Salve, che voleva mantenere questa delega. Si sono persi mesi interi per una decisione che era semplice: dare a Picone quello che gli toccava. Insomma, nell’assegnazione delle deleghe vi è stato uno scontro causato da chi non voleva lasciare. Ma questa è politica o semplice gestione del potere? Ci sembra che la seconda ipotesi sia quella più veritiera”. Iengo si rivolge a Lusini: “Caro sindaco, dovresti farti l’esame di coscienza, guardarti allo specchio ed ammettere che hai fallito e dimetterti con questa pseudo-maggioranza che ormai ha solo un collante: il potere che, come ben sai, è aleatorio, oggi ce l’hai e domani no”.

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