Rifondazione: mai sottratti al confronto

di Redazione

Rif ComunistaORTA DI ATELLA. Il comunicato emesso da Salvatore Del Prete in merito ad una nostra richiesta di chiarimento politico all’interno dell’assise comunale ci conferma chiaramente che oggi non siamo, ancor più di prima, dinanzi ad un reale gruppo politico, ma semplicemente ad un insieme di personaggi autoreferenziali, che non rispondono a nessuno se non a loro stessi e senza nessuna prospettiva politica se non quella dell’interesse personale.

Ci dispiace che certe risposte non siano arrivate in sede di consiglio comunale, luogo principale della vita politica di un comune, ma comprendiamo anche che né il sindaco né il capogruppo erano in grado di dare in quella sede una risposta, se non dopo diversi giorni e a seguito di precisa dettatura. Non ci interessano in alcun modo i motivi del fuggi fuggi dai DS, ma non possiamo esprimere rammarico per la misera fine della vita politica di un circolo, erede del vecchio P.C.I., che dal secondo dopoguerra ha fatto la storia di Orta di Atella, e che oggi chiude per mano non di vecchi e giovani compagni,(infatti nel comunicato lo stesso Del Prete usa il termine “amici”), ma per mano di un nutrito gruppo di Democristiani, saliti sul carro del vincitore pochi anni or sono, tessendo le lodi dello stesso gruppo dirigente che oggi criticano, e che nel giro di pochissimo tempo hanno decretato la fine di quella antica esperienza politica. Non siamo avvezzi, caro sindaco, a scontri e confronti in stile pugilato, ma sicuramente non ci sottrarremo mai al confronto su temi che riguardano la vita politica e sociale di Orta di Atella. Siamo pronti a confrontarci sullo sviluppo edilizio, sulla gestione del Reddito Minimo di Inserimento, sulle assunzioni alla G.M.C., sugli enormi debiti del nostro Comune, sui tributi tarsu, sui decreti sindacali e su tutto ciò che influisce sulla vita dei cittadini Ortesi, ma riteniamo che non serva un convegno per fare ciò ma magari basterebbe qualche consiglio comunale magari convocato nelle ore tardo pomeridiane per permettere a tutti i cittadini di potervi assistere. Nell’attuale momento di gravissima difficoltà in cui versa la vita politico-amministrativa di Orta di Atella, Del Prete farebbe meglio responsabilmente a tacere per fermarsi a riflettere, e magari a decidere di rimettere il mandato nelle mani del popolo, come giusto che sia. L’idea di chiedere per la nostra comunità lo status di città ci sembra oggi più che mai ridicola e grottesca. Nell’ultimo anno solare, Orta di Atella non ha di certo brillato per le proprie magnifiche sorti, ma anzi è divenuta in pochissimo tempo pecora nera della provincia di Caserta, citata persino nelle pagine dell’Espresso in un noto articolo di cronaca a firma di Roberto Saviano. Il vostro progetto politico, fine solo al raggiungimento di interessi personali e di carriere politiche, vi è oramai crollato addosso, e come un macigno sta schiacciando la vita della comunità di Orta di Atella. Orta di Atella oggi non ha più bisogno di nessun confronto in pubblica assise, ma sono delle vostre dimissioni e di una veramente nuova fase politica.

Partito della Rifondazione Comunista
Orta di Atella
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