Siamo invasi da cellulari

di Redazione

...quando si dice ogni mondo è paeseCi sono quelli che mandano gli mms, quelli con la fotocamera digitale, quelli con il collegamento ad internet e navigatore satellitare integrato; i telefonini ormai sono sempre più all’ avanguardia e sempre più tecnologici.

Ma il dato sicuramente più eclatante è quello che nel mondo c’è ne sono circa tre miliardi, un incremento così consistente lo si deve soprattutto al grosso aumento della domanda in Cina, India e Africa. A stabilirlo è il rapporto 2007 di The Mobile World (società di analisi britannica). L’umanità del telefono mobile taglierà il traguardo dei tre miliardi di abbonamenti attivi sul pianeta, puntando decisamente a chiudere il 2007 a quota tre miliardi e 250 milioni. Un essere umano su due ha il cellulare, tutti continuano a comprarne di nuovi e la corsa continua freneticamente. La fetta più grossa della crescita si registra nei negozi cinesi e indiani (da soli sopra il 50%), seguiti da Europa dell’Est e America Latina. Buona, ultima arrivata l’Africa. Quest’ultimo continente nel 1999 ha registrato circa sette milioni e mezzo di sim attive, nel 2004 ce n’erano 77 milioni, più di dieci volte tanto con un aumento medio annuo del 58%. Risultato: un africano su undici ha il telefono in tasca. Magari deve camminare un’ora per raggiungere l’acqua, facile che viva in condizioni di alimentazione precarie e non possa accedere alle cure mediche di base, ma il cellulare è necessario. In Gran Bretagna ci sono voluti 15 anni perché le linee mobili superassero quelle fisse, in Tanzania ne sono bastati cinque.

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