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Nel 2020 la depressione seconda causa di malattia nel mondo
Secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra 14 anni la depressione sarà la seconda causa di malattia in tutto il mondo, Italia compresa.
Nel 2020, al primo posto ci saranno le malattie cardiovascolari, al secondo tutte quelle provocate dalla depressione. Le sindromi depressive colpiscono soprattutto la popolazione anziana (over 65) e quella femminile nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 50 anni, periodo nel quale si verifica l’esaurimento di alcune funzioni del corpo, è il caso della menopausa. Ci sono anche depressioni che possono provocare fenomeni di autolesionismo o di atti lesivi verso gli altri. Si calcola che 15 persone su 100 nella vita abbiano almeno un episodio depressivo. Per quanto riguarda il sesso, la donna per la sua predisposizione ormonale è più soggetta alla depressione rispetto all’uomo. La crescita della malattia si spiega con l’aumento generalizzato della vita media, che comporta di conseguenza un aumento del rischio depressivo per la popolazione in generale. Ma la depressione non è appannaggio esclusivo dell’età adulta bensì interessa anche i bambini e adolescenti anche se i sintomi mentali, emotivi e comportamentali nei bambini spesso sono sottovalutati o addebitati superficialmente a problemi “della crescita”. Spesso la disinformazione e i pregiudizi impediscono a miglia di persone ogni anno, di ricevere cure efficaci, che oggi esistono. E’ necessario quindi sensibilizzare sempre di più la popolazione per capire questa oscura malattia che tra qualche anno potrebbe essere uno dei problemi più diffusi, insieme all’ansia, con i quali dovremo convivere.
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