Centauri selvaggi in via Campostrino, residenti insorgono

di Redazione

scooteristi indisciplinatiCESA. Ricordate il famoso film western “Il mio nome è nessuno”? In quella pellicola il pistolero di turno doveva affrontare il famigerato “mucchio selvaggio”, una moltitudine di fuorilegge che in groppa ai loro cavalli alzavano nuvoloni di polvere e si divertivano a rendere invivibile la quotidianità delle piccole città del west.

Ebbene, a tutti gli amanti del genere che volessero vedere una versione aggiornata del mucchio selvaggio, con qualche variazione interessante, consigliamo di recarsi la sera dei fine settimana a Cesa, in via Campostrino e traverse annesse. Proprio come nel film, all’improvviso si vede spuntare dai vicoli poco illuminati il mucchio dei centauri selvaggi, scalmanati adolescenti senza casco che in groppa ai loro scooter, anche tre alla volta, tra nuvole di smog e assordanti rumori di clacson, esasperano i residenti della zona ormai stremati da questa situazione che va avanti da anni. In barba ai limiti di velocità, alla segnaletica e ad ogni regola del codice della strada, il mucchio selvaggio avanza incontrastato tra le curve spigolose che collegano via Campostrino e via Giustino Marini, impedendo la circolazione alle auto e il parcheggio ai residenti. Il clima snervante è stato denunciato più volte alle autorità, ma nonostante alcuni interventi della vecchia e nuova amministrazione, gli effetti desiderati dalla popolazione non sono stati ancora sortiti. “Chiediamo una presenza costante dei vigili urbani nei fine settimana perché non si può più andare avanti così”, dichiara furioso un residente, che aggiunge: “Non si dorme più per il caos e si respira solo smog, il viavai continuo blocca il passaggio delle auto e a volte siamo costretti a cambiare strada per tornare a casa e come se non bastasse non abbiamo più posti per parcheggiare perché sono occupati dalle comitive di ragazzi che si riuniscono qui”. Sono quasi dieci anni, infatti, che nei weekend via Campostrino è il luogo per eccellenza della “movida cesana”, fisso ritrovo per i giovanissimi che vogliono essere lontani dagli sguardi indiscreti degli adulti della piazza, luogo in cui avvengono i primi incontri amorosi, dove si fuma la prima sigaretta, dove si consumano le prime droghe in gruppo. Una sorta di nascondiglio nel cuore del paese, a pochi passi dalla centralissima Piazza De Michele, una tana che pur non essendo periferia dal punto di vista geografico, lo è sicuramente dal punto di vista sociale.

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