Ucciero sul Pd: «Greco esclude e non costruisce»

di Redazione

Ubaldo GrecoCASERTA. La costituzione della segreteria provinciale Ds è ancora al centro di un acceso dibattito che sta animando, in questi giorni, i due rami della quercia provinciale. L’unità, che sembrava raggiunta, rischia di dividere ancor di più il partito alla vigilia del 14 ottobre.

L’attenzione, infatti, è proprio rivolta al Partito democratico e, ancor prima, alla composizione del comitato provinciale. «Vorrei cominciare – esterna così tutto il suo malessere, Nicola Ucciero, fresco di nomina come vice segretario Ds – Congresso DSproprio dal Partito democratico, perché, le polemiche che si stanno consumando all’interno del nostro schieramento, non credo che possano incidere più di tanto sulla politica provinciale. Come Partito abbiamo l’esigenza – continua Ucciero – di mettere in campo un percorso, che sia quanto più partecipativo possibile, che non può essere ridotto solo all’interno di Ds e Margherita». E allora, quale può essere l’iter praticabile? «C’è bisogno di aprire il progetto il più possibile, a partire – chiarisce Ucciero – proprio dal comitato provinciale, dal quale non possiamo estromettere, o meglio, non tenere nella giusta considerazione, le forze che circondano il presidente della Provincia Sandro De Franciscis. Si tratta di forze autorevoli e di un certo spessore, che non possono essere ignorate. Bisogna conservare, ma anche allargare, la quota della società civile presente nel comitato provinciale per il Pd, perché se il Partito democratico dovesse nascere come un incontro oligarchico tra i dirigenti Ds e Dl, allora il sarebbe fallimentare». E invece cosa è accaduto secondo lei? «Io ho creduto molto nel percorso avviato dal congresso provinciale della Quercia e ho riposto fiducia nell’accordo per la formazione della segreteria. Nonostante le dichiarazioni di intenti di Ubaldo Greco, quest’ultimo, con un colpo di mano, ha messo in atto un’opera di divisione del partito. Senza contare che, alla formazione della segreteria, insieme a Greco, avrei dovuto partecipare anche io. Come me hanno preso le distanze dal nuovo esecutivo, Annarita Fusco e Roberto Iavarone, nominati come componenti».

Il Mattino (LIA PELUSO)

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