Per l”opposizione Perrotta ha paura della sfiducia

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del gruppo di opposizione “Uniti per l’Alternativa” riguardo la prossima seduta consiliare dove all’ordine del giorno ci sarà la sfiducia per il presidente del consiglio Oreste Perrotta.

“La Paura di Oreste Perrotta”. Dopo settimane di strenua resistenza, il presidente Perrotta ha deciso di convocare il consiglio comunale con all’ordine del giorno, tra l’altro, la sfiducia alla sua persona. Lo “avrebbe” fatto (il condizionale è d’obbligo conoscendo il soggetto…) con l’assicurazione, scritta da parte dei suoi compagni di viaggio, che in consiglio comunale si sarebbe votato prima un emendamento, che esprimeva per alzata di mano la fiducia, e poi si sarebbe passati alla votazione a scrutinio segreto sulla sfiducia. Questo per paura di essere giudicato dal suo stesso Consiglio Comunale, e scoprire di essere “un peso” per i suoi stessi compagni di viaggio, stanchi dei suoi continui errori in buona o cattiva fede, che creano inutili tensioni con l’opposizione. Devono essere stati giorni davvero terribili, ai quali offriamo tutta la nostra umana e pietosa comprensione. Ma politicamente è da condannare un presidente che rifiuta il gioco democratico del voto a scrutinio segreto senza paracadute, per paura di essere sfiduciato dalla sua stessa parte politica, perché mortifica la democrazia, ma soprattutto mortifica se stesso, perchè non saprà mai se i suoi stessi amici hanno ancora fiducia in lui, o lo ritengono un male necessario, un numero per mantenere in vita la maggioranza. Un presidente che, in presenza di una proposta di sfiducia, convoca riunioni, decide l’ordine del giorno del consiglio comunale, dirige i lavori del consiglio comunale sulla sfiducia alla sua persona, salvo astenersi, e meno male, di alzare la mano per votarsi la sua mozione di fiducia, è un uomo attaccato alla poltrona che mortifica da solo la sua stessa persona. Perrotta ti dovresti vergognare delle tue bugie in consiglio comunale, tu eri obbligato per legge alla convocazione del consiglio comunale (art 39 e 52 del T.u.e.l.), in presenza di una ineccepibile proposta di sfiducia, non emendabile, altrimenti lo avrebbe fatto il Prefetto, con buona pace dei tuoi consulenti, sindaco e segretario comunale compresi. Noi pubblicamente ti rinnoviamo la nostra sfiducia, e per i tuoi comportamenti, ante e post, diffideremo in futuro da Oreste Perrotta presidente del consiglio comunale.

Da sottolineare che, durante i lavori della commissione Ambiente, il sindaco, rivolgendosi ai consiglieri dell’opposizione, ha detto che la discussione sarebbe stata portata avanti ad oltranza, che i lavori sarebbero andati avanti “sine die”. Vogliamo ricordare al sindaco, che “sine die” in latino significa ben altro (letteralmente “senza giorno”, ossia “senza fissare il giorno”). Questo solo per evitare che simili sciocchezze si astenga dal dirle fuori comune, perché la cosa ci seccherebbe molto, in quanto tutti i cittadini di Sant’Arpino sarebbero tacciati di ignoranza.

I consiglieri del Gruppo “Uniti per l’Alternativa”: Domenico D’Antonio, Felice D’Antonio, Eugenio Di Santo, Giovanni Pacciarelli, Alberto Plazza, Aldo Zullo.

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