No a Lo Uttaro anche per la Festa della Repubblica

di Redazione

 CASERTA. “No a Lo Uttaro” anche per la Festa della Repubblica. Stamattina, a lato della parata celebrativa a Corso Trieste, è stato piazzato uno striscione di contestazione della discarica che butta puzza e veleni su Caserta e su tre comuni vicini.

Il Questore Carmelo CasabonaPacifici autori dell’azione sono stati il Comitato Emergenza Rifiuti e altri rappresentanti dei Comitati per l’Ambiente di Caserta, San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista. Lo striscione è stato collocato a corso Trieste, davanti alla sede della Provincia. Per chiarire che in un giorno di richiamo ai valori della Repubblica, della democrazia e della legalità, non è possibile dimenticare Lo Uttaro. Dalla discarica derivano troppi disagi e danni per i cittadini, troppe minacce per la loro salute. Al passaggio della parata i manifestanti hanno più volte gridato “Legalità! Legalità!”. Vogliono quella vera, altrimenti quella che si è celebrata in un giorno come questo resta un rito vuoto. Solo al passaggio degli amministratori locali – corresponsabili della riapertura de Lo Uttaro – tra i manifestanti c’è stata qualche circoscritta intemperanza verbale. D’altra parte molti manifestanti, come molti altri cittadini, avevano trascorso – come in questo periodo accade spesso – una notte bianca nel tormento della Grande Puzza proveniente da Lo Uttaro. Dopo la manifestazione il dottor Giuseppe Messina, del Comitato Emergenza Rifiuti, si è incontrato con il questore dottor Carmelo Casabona. Il questore ha espresso disappunto per le succitate intemperanze verbali di alcuni manifestanti. Il dottor Messina ha sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine sulle questioni della legalità connesse a Lo Uttaro. Il diritto alla salute è difeso dalla Costituzione i cui valori sono stati celebrati oggi. Non è possibile governare e amministrare senza tenerne conto. Come invece si è fatto con la decisione di riaprire la pericolosa discarica che per legge andava solo bonificata. E come si sta facendo con i ritardi inconcepibili – privi di ogni seria giustificazione – nella bonifica dell’adiacente sito di trasferenza. Interi quartieri sono in questi giorni appestati dalla Grande Puzza che arriva da Lo Uttaro e dai suoi annessi. Si sono registrati casi di nausee di allergie, di disturbi del sonno e di altre normali abitudini quotidiane, causati gli dagli effluvi de Lo Uttaro e annessi. E si accrescono tutti i rischi di malattie connessi al funzionamento di un impianto che, per effetto di varie leggi e disposizioni, dovrebbe essere bloccato. L’impianto ora invece funziona, per giunta senza rispettare norme minime. Che si aspetta a tutelare la salute dei cittadini e a ristabilire così la legalità? Sono apparsi molto interessati alla protesta, e al connesso volantinaggio, numerosi cittadini che avevano già parecchi dubbi sulla bugia secondo la quale Lo Uttaro è la soluzione perfetta e “a basso impatto ambientale” per tenere la città pulita. I Comitati ribadiscono che Lo Uttaro è solo uno sbrigativo, pasticciato e pericoloso tentativo di rinviare la resa de conti con l’emergenza rifiuti, che si potrà risolvere solo con l’ideazione di progetti complessivi alternativi, di cui per ora non si vede traccia. A Lo Uttaro gli amministratori vorrebbero discaricare le loro gravi responsabilità, oltre che rifiuti putridi di cui ci tornano continuamente addosso Grande Puzza e pericolosissimi veleni.

Inviato da: “Ambienti – Blog di Resistenza Ambientale”
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