Il senatore Turano pronto ad abbandonare la maggioranza

di Redazione

Renato TuranoUna decisione che potrebbe determinare la caduta del Governo Prodi vista la risicata maggioranza dell’Unione a Palazzo Madama. Il senatore dell’Ulivo Renato Turano, eletto come italiano all’estero nella circoscrizione del Nord America, annuncia dagli Usa di voler abbandonare il centrosinistra.

Romano ProdiNato il 2 ottobre 1942, originario di Castrolibero (Cosenza), Turano, in un’intervista rilasciata al capo della comunicazione della Columbus di NY, il giornalista-regista Pino Tordiglione, afferma: “Quando si arriva allo scontro tra le Istituzioni significa che l’assetto democratico di un Paese sta crollando e con esso cessano di battere il cuore della libertà e le regole che la sostengono. Oggi la gente non si sente più rappresentata e protetta da nessuno. Porto come esempio il sistema del mio Paese, gli Stati Uniti, dove i parlamentari o deputati sono chiamati ‘rappresentatives’ ovvero rappresentati della gente e dei loro bisogni, vengono eletti nelle circoscrizioni dove risiedono e rendono conto ai cittadini del proprio operato, da questo si determina la proficuità o non del proprio mandato, promossi o bocciati. In Italia c’è un sistema elettorale, a mio avviso ‘incostituzionale’ o meglio, ‘fuorilegge’, non si vota per il rappresentante di questa o quella zona che senti vicino o tuo, ma per il ‘partito’ che lo rappresenta così l’elettore viene privato della rappresentatività territoriale, culturale ed anche ideologica di un’area; non si spiega, faccio un esempio, come D’Alema sia eletto a Gallipoli o Gasparre in Calabria, cosa c’entrino loro con quel territorio? Lascio a voi la risposta! Non si spiega neppure il perché i parlamentari in aula non votino secondo coscienza ma per il partito che li ha eletti. E’ inconcepibile che i partiti abbiano o continuino a candidare persone che hanno avuto ed hanno problemi con la giustizia, con la droga, o siano di facili costumi oppure mercificano le proprie candidature a suon di quattrini. Tutto questo è assolutamente inconcepibile in un Paese ‘civile’; le istituzioni sono fatte di ‘uomini’, quando l’uomo degenera anch’esse degenerano conducendo la società civile verso lo sfascio. Il mio impegno è che si approvi urgentemente una nuova legge elettorale fatta per la gente e con la gente, che parta dal basso, un sistema chiaro e trasparente che tuteli il cittadino nella scelta del proprio portavoce sotto il profilo sia della rappresentatività territoriale che del valore morale ed etico. Non assurgo a moralista ma ritengo che l’Italia abbia bisogno di una sterzata epocale, che ricostituisca le ‘regole certe’, ‘uguali per tutti’, attraverso una nuova ‘costituente’ che dia alla gente la voce, le regole e ‘garantisca servizi affidabili ai cittadini’ nonché restituisca loro l’orgoglio e la fierezza di sentirsi italiani. Questo sarà il mio impegno come senatore della repubblica eletto all’estero, negli Stati Uniti, un Paese che fonda la propria democrazia attraverso regole forti e certe, per questo sono pronto ad abbandonare questa maggioranza sapendo che la mia scelta sarà dettata dalla mia coscienza e non dai partiti”.

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