Querele per il sito di Pignataro

di Redazione

PignataroPIGNATARO MAGGIORE. “I giornalisti tirati in ballo dal sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, in una videointervista, pubblicata in internet, dai toni altamente diffamatori, ricattatori e intimidatori, nei confronti della stampa che si è occupata di una inchiesta riguardanti il primo cittadino stesso, – scaturite dalle accuse dell’opposizione di centrosinistra – stanno preparando una richiesta milionaria di risarcimento danni e una querela alla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere e alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, non solo nei confronti della fascia tricolore di Pignataro, ma anche nei confronti dei due portali che hanno pubblicato la videointervista.

Questi ultimi, infatti, hanno messo in rete il tutto senza prima verificarne il contenuto altamente lesivo dell’onorabilità e dell’immagine dei cronisti, impegnati da tempo in una dura battaglia anticamorra sul territorio dell’Agro caleno. In particolare sono stati altamente diffamati dal primo cittadino, i giornalisti Carlo Pascarella (Pignatarocapo servizio della cronaca al Giornale di Caserta e giornalista professionista), Davide De Stavola ( cronista territoriale del Giornale di Caserta) e Vincenzo Palmesano (noto giornalista professionista impegnato sul fronte della legalità). L’azione legale dei giornalisti sarà portata avanti nei confronti del sito comunedipignataro.it e in particolare del suo direttore editoriale, Pietro Ricciardi, ritenendo, invece, il direttore responsabile, Ignazio Del Vecchio, del tutto estraneo alla pubblicazione delle videointerviste. Infatti le videointerviste di Giorgio Magliocca erano postate da Pietro Ricciardi. I giornalisti colpiti dalla diffamante campagna del portale si rivolgeranno contestualmente all’ordine dei giornalisti di Napoli, alla federazione nazionale della stampa italiana e all’associazione napoletana della stampa, per chiedere interventi urgenti finalizzati a verificare il “modus operandi” giornalistico del portale internet comunedipignataro.it, la sua legittimazione giuridica e la sua condotta riguardante il caso specifico dei giornalisti diffamati attraverso la pubblicazione della videointervista di Giorgio Magliocca. In tal senso, infatti, le associazioni di categoria potranno appurare il perché il direttore editoriale di comunedipignataro.it abbia voluto pubblicare l’intervista senza constatarne i contenuti diffamatori, nonostante la stessa videointervista sia stata in realtà eseguita da un altro sito e cioè www.finotti.info. Giova ricordare appena un passaggio dell’intervista del primo cittadino, che fa capire quanto sia minatorio il tono utilizzato, allorquando il sindaco di Pignataro, rivolgendosi all’opposizione e ai giornalisti citati, ha testualmente dichiarato: ”Li farò camminare con la pancia a terra”. Concludendo, i giornalisti diffamati, attraverso questo comunicato, parafrasando un’affermazione del sindaco Magliocca rilasciata in quella intervista, sottolineano: ”Caro sindaco, siamo noi che ne vedremo delle belle!”.

http://www.comunedipignataro.it/

Accusato di accordi con la Camorra, il Sindaco di Pignataro Maggiore racconta una versione dei fatti fin’ora mai emersa. Nel 2002 a Pignataro Maggiore, paesino di poco più di seimila persone, si svolgono le elezioni amministrative per eleggere il nuovo Sindaco e la nuova giunta, dopo 2 anni di commissariamento dovuti allo scioglimento (nel 2000) dell’amministrazione precedente accusata di infiltrazione camorristica. Dopo pochi mesi dall’elezione del giovane Sindaco di Alleanza Nazionale, Giorgio Magliocca, cominciano a circolare voci su una sua presunta cena con il boss Lello Lubrano, e presunte notizie circa accordi elettorali con la camorra della zona. I clan di Pignataro Maggiore sono tra i più forti e pericolosi del territorio casertano e campano. Queste voci arrivano alla stampa, e ne segue una denuncia per diffamazione presentata dal Sindaco Magliocca nei confronti di Giovanni Tridente, e di Roberto Saviano, che aveva riportato l’accusa in un suo articolo apparso sul settimanale Diario. Il giornalista Giovanni Tridente invia una lettera di scuse al Sindaco, che a sua volta ritira la querela. Ma la storia non si ferma qui. Dopo varie vicissitudini, nei primi giorni di aprile del 2007, il capogruppo dell’opposizione comunale, il diessino Raimondo Cuccaro accusa (durante un assise comunale) nuovamente il Sindaco di aver preso accordi con la camorra. La questione riesplode, fino a diventare caso nazionale, con un interrogazione presentata dai 5 senatori campani di Rifondazione Comunista, e con interventi di esponenti di spicco della politica nazionale, compreso il Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Lumìa. In questa intervista esclusiva il Sindaco di Pignataro, Giorgio Magliocca chiarisce molti aspetti della questione fin’ora non emersi dai resoconti della stampa. http://www.finotti.info/ 07/05/2007

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