Quando era rappresentante di una comunità per minorenni in situazioni di disagio familiare indusse uno dei giovani ospiti, affetto da disturbi psicologici, a compiere e subire atti sessuali, anche dopo il rientro del ragazzino a casa. I fatti risalgono al gennaio 2016. Ieri il responsabile, un 61enne all’epoca residente a Cardito, nel Napoletano, è stato condannato dal giudice del tribunale di Napoli Nord alla pena di 9 anni di reclusione.
Attualmente agli arresti domiciliari, l’uomo, nel luglio del 2018, fu destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotta dalla Squadra Mobile di Napoli. Dalle indagini emersero le modalità con cui, nel corso del tempo, era riuscito a conquistare la fiducia e l’affetto del minorenne, carpendone la buona fede.