Mondragone, Ambc: “Le occasioni perdute per ripicca o per incapacità”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – A distanza di 5 anni dal primo Regolamento per l’Amministrazione Condivisa di Bologna, Labsus ha fatto il punto su questo nuovo modo di governare con i cittadini. “E a leggere i risultati – ha rimarcato Gianni Pagliaro – c’è da incazzarsi veramente con Pacifico per aver tradito quanto proposto dall’Ambc e da noi scritto nel programma del candidato sindaco. Presentammo il Regolamento – ha proseguito il portavoce – insieme ad altre proposte durante la campagna elettorale, con tanto di bozza di delibera da sottoporre all’indomani del voto al Consiglio comunale. Purtroppo, per incapacità a confrontarsi con noi, ci cacciarono immediatamente e queste e tante altre proposte concrete sono state gettate nel cestino. Nel mentre, continuano a non sapere come gestire – per esempio – il Parco Carducci oppure il Palazzetto dello Sport, due beni comuni che potevano essere (e potrebbero ancora essere) a pieno titolo oggetto di Amministrazione Condivisa”.

Secondo i dati Labsus, più di 200 enti hanno adottato il Regolamento che l’Ambc propose tre anni fa. “Il paradigma collaborativo – ha continuato Dario Caprio – sul quale impostammo il programma di governo della città ha cominciato a farsi strada fino a diventare metodo, cultura, progettualità e pensiero diffuso in buona parte d’Italia, tanto da coinvolgere ad oggi, direttamente o indirettamente, circa 800mila cittadini attivi nell’interesse di circa 10 milioni di abitanti delle città, piccole medie o grandi che siano, in cui il Regolamento è stato sottoscritto ed adottato. In molte di queste realtà, ha proseguito Dario Caprio, si è affiancato al percorso istituzionale un ‘processo nella comunità’ con cittadini che attivano quelle ‘autonome iniziative’ di cui parla l’articolo 118 della Costituzione.  Le alleanze sul territorio in alcuni casi sono molto semplici e riguardano piccoli spazi, piccole aree verdi con azioni di cura non molto complesse e articolate, ma ci sono casi di patti più complessi che hanno saputo dare risposte articolate”.

“L’Ambc ha cercato di costruire – ha sottolineato Dario Caprio – ‘un linguaggio del bene comune’, ha fornito le cornici normative e di prassi per ridefinire le procedure nell’ottica della cura della comunità e dell’interesse generale e ha addirittura consegnato nelle mani di Pacifico e di coloro che parteciparono nella primavera del 2017 alla nostra presentazione pubblica tutti gli atti necessari affinché nel primo consiglio comunale si potesse discutere ed approvare il regolamento e il progetto. E in questi anni abbiamo ripetutamente rilanciato questa proposta, ma invano. L’Amministrazione ha scelto di concedere qualche bene pubblico a questa o a quella associazione, ma in modo discrezionale e all’impronta, attraverso rapporti diretti e, soprattutto, in assenza di un progetto complessivo, di una cornice giuridica generale, di un’azione di comunicazione finalizzata, di avvisi pubblici e di un presidio comunale di gestione, valutazione e controllo”. “E’ difficile – ha aggiunto Pagliaro – dare una risposta al perché abbiano lasciato marcire questa proposta. Non l’hanno capita? Non sapevano da dove iniziare? Non volevano darci la soddisfazione, oppure non volevano avere a che fare con noi? Resta il fatto, ha concluso il portavoce dell’Ambc, che qualsiasi risposta sarebbe soltanto la cifra della miopia di questa esperienza amministrativa”.

“Nell’augurarvi una Buona Festa dell’Immacolata Concezione, – concludono da Ambc – vogliamo lasciarvi con una piccola riflessione di p. José María Castillo, che da un po’ seguiamo con interesse particolare: ‘Cosa significa questa festività? Che Maria, la madre di Gesù, è stata liberata da quello che fa nascere il male nel mondo: il desiderio (Es 20,17). Non qualsiasi desiderio, ma il peggiore di tutti, quello di ‘essere come Dio’ (Gen3,5). Cioè, il desiderio di essere al di sopra di tutti e di dominare tutti. In questo sta l’origine di tutte le nostre disgrazie. Maria, la madre di Gesù, non ha fatto del male ad alcuno. Ed è stata sempre una donna del popolo, umile e semplice, che ‘ha creduto’ profondamente (Lc 1,45) in Dio e nei suoi disegni. La festa di oggi, più che della purezza di Maria, ci parla della sua bontà, della sua fede e della sua umanità’”.

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