Casaluce, “Uniti per Cambiare”: “Il sindaco poliziotto che non bada alla sicurezza pubblica”

di Redazione

Casaluce – Pochi carabinieri, pochi vigili urbani, nessuna videosorveglianza equivale (come in un’equazione perfetta) a vivere in un territorio allo sbando, dove in piena ‘Terra dei Fuochi’ prima si sversa e poi si brucia di tutto di più impunemente, dove si vendono stupefacenti nelle piazze lasciate nel buio più completo, dove si spacciano sigarette di contrabbando nelle abitazioni private sotto gli occhi di tutti, dove si moltiplicano a dismisura gli episodi di furto con scasso (vedi l’esempio dell’ufficio postale o delle inferriate divelte delle attività commerciali del rione Casalnuovo), dove di notte vagabondano per le strade stranieri ubriachi, spaventando e mettendo in pericolo l’incolumità pubblica”.

E’ lo scenario, poco rassicurante, che delinea il gruppo civico “Uniti per Cambiare”, attraverso un post su Facebook, puntando il dito contro l’amministrazione del sindaco Tatone: “E’ la nostra amministrazione? Continua a fare orecchie da mercante e a giocare al gioco delle tre scimmie (non vedo, non sento, non parlo) in danno della qualità di vita di tutti noi cittadini. Il nostro sindaco continua a rimanere in silenzio e in uno stato di totale inerzia in tema di sicurezza pubblica. Non si è degnato nemmeno di rispondere, sul tema, alla nostra interrogazione urgente a risposta scritta inoltratagli esattamente un mese fa. Eppure è un poliziotto! I pochi vigili urbani, diversi dei quali assunti solo con contratto part-time, purtroppo non riescono per problemi oggettivi a controllare un territorio così esteso. Per non parlare dei carabinieri, il cui coraggio e la cui sollecitudine, da noi estremamente apprezzata, troppo spesso non basta per intervenire in risposta alle innumerevoli richieste che, tra Casaluce e Teverola, ogni giorno pervengono alla locale stazione”.

“Di fronte alle situazioni emergenziali che il nostro territorio è costretto a vivere, – sostengono dal gruppo di opposizione – in 10 anni e quattro mesi i nostri due sindaci, somme cariche in tema di pubblica sicurezza, non sono riusciti a ottenere una stazione dei carabinieri presente anche nel nostro paese e nemmeno un potenziamento delle unità operative. E, così, ci ritroviamo a condividere con la vicina Teverola, che per estensione, numero di abitanti e presenza di una immensa zona industriale, assorbe da sola gran parte degli sforzi dei militari, la competenza territoriale di una stazione che abbraccia un territorio sproporzionato rispetto ai militari operanti (appena una decina rispetto a 25milA abitanti), con l’aggravante (per Casaluce) di non aver mai fatto assolutamente nulla per cercare di coadiuvare la forza pubblica nel contrasto alla criminalità. Ci spieghiamo: non solo, come accennato, non si è riuscito a ottenere una stazione dei carabinieri a Casaluce, o anche solo l’invio di un numero maggiore di militari presso quella di Teverola, ma addirittura questa amministrazione (che è la stessa di quella passata) non ha mai adottato alcuno strumento di videosorveglianza per il controllo del territorio. Anzi, dimentica colpevolmente di partecipare ad un bando pubblico per ottenere finanziamenti finalizzati alla installazione di impianti di videosorveglianza”.

“E’ assolutamente impossibile – continuano da ‘Uniti per Cambiare’ – andare avanti su questa linea, caro sindaco poliziotto. La sua unica premura (che, guarda caso, è poi la stessa premura del tuo fidato consigliere) è stata quella di portare avanti con la massima fretta e urgenza, senza nemmeno avere la preventiva autorizzazione ministeriale, il concorso per l’Ufficio Tecnico, nonostante il dirigente, che lui e il suo socio avevano messo nell’angolo, il Comune ce lo avesse già. E’ per questo motivo che noi di ‘Uniti per cambiare’, in risposta agli appelli della cittadinanza, che non ci stancheremo mai di ringraziare per la sempre crescente vicinanza, ci attiveremo nel più breve tempo possibile per richiedere presso le autorità competenti un rafforzamento di militari e forze dell’ordine deputati al controllo del territorio, a partire dalle unità operative di carabinieri, di comune accordo con il Comune di Teverola, guidato da amministratori sensibili, preparati e attenti a tale esigenza”.

“Fosse per noi – concludono – ospiteremmo a Casaluce anche la Polizia, l’Esercito, i Vigili del fuoco, pur di far crescere i nostri figli in un luogo sano e sicuro, pur di dormire tranquilli di notte, con le finestre aperte, senza essere costretti a respirare odori nauseabondi o temere di essere derubati da criminali. Noi di ‘Uniti per cambiare’ facciamo parte di un popolo esausto di vivere, o meglio sopravvivere, in simili condizioni”.

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