Aversa, polveri sottili: Caterino chiede ad Arpac nuova centralina monitoraggio aria

di Redazione

L’amministrazione comunale di Aversa, per arginare il problema che stringe la città, legato all’inquinamento da polveri sottili – PM10 principalmente – corre ai ripari interpellando i tecnici dell’Arpac, i quali sono già al lavoro per valutare l’installazione, nelle zone periferiche, di una centralina di monitoraggio dell’aria temporanea, in aggiunta a quella già esistente al Liceo ‘Cirillo’.

Una situazione da non sottovalutare poiché la cittadina normanna ha registrato, dall’inizio dell’anno al 25 settembre, data del bollettino Arpac preso in esame – l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – un’alta concentrazione di polveri, tali da sforare il limite massimo giornaliero consentito, per ben 48 volte. Nella tabella stilata, relativa al monitoraggio della qualità dell’aria Agglomerato Napoli-Caserta, Aversa è in quinta posizione, dopo San Vitaliano, Pomigliano d’Arco, Nocera Inferiore e Acerra. Dati chiari e incontrovertibili arrivano da via Corcioni, considerando che, di norma, la soglia massima, quindi il valore giornaliero di 50 mg/m3, non può essere superata più di 35 volte nell’arco dell’anno.

“Abbiamo allertato l’Arpac che ha provveduto a fare un sopralluogo per l’installazione di una centralina aggiuntiva per il monitoraggio della qualità dell’aria” dichiara Elena Caterino, presidente della Commissione Ambiente, che aggiunge: “Abbiamo scelto una zona periferica della città a causa degli ultimi episodi di roghi, per meglio controllare quanto questi episodi, anche se non hanno colpito direttamente il nostro comune, possano aver inciso sulla qualità dell’aria. Tale controllo si è reso necessario anche in virtù degli ultimi dati rilevati dall’Arpac, che hanno superato di gran lunga quelli limite. Se tali sforamenti saranno riconfermati, ci attiveremo per mettere in campo delle strategie atte a riportare tali valori entro i limiti. Una strategia che partirà dall’educazione allo spostamento sostenibile, al piano traffico che dovrà essere concertato anche con i paesi limitrofi, perché molta utenza arriva proprio da questi comuni. Organizzeremo degli incontri con gli assessori e le commissioni al ramo e i sindaci del territorio circostante – chiosa – con i quali abbiamo un continuo confronto collaborativo e costruttivo”.

Nocciolo fondamentale della questione è l’alta densità del traffico veicolare. Dunque, si potrebbero adottare, fin da subito, le “targhe alterne” il blocco del traffico durante i giorni festivi, oltre che utilizzare le aeree libere disponibili per ricavarne parcheggi, gratuiti o a prezzi calmierati, di cui abbiamo urgente necessità. E ancora ampliare l’offerta riguardante la mobilità sostenibile capace di garantire la vivibilità della città a 360 gradi. Particolare attenzione dovrebbe essere rivolta al trasporto intermodale, quindi grandi parcheggi nelle zone periferiche, punti di stazionamento, serviti da navette elettriche, attive tutti i giorni, per raggiungere il centro e le tante scuole presenti sul territorio, e, infine, la possibilità di spostarsi all’interno del centro stesso mediante l’utilizzo di mezzi di locomozione ad impatto ambientale zero.

inviato da Francesco di Biase

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