Spray al peperoncino, intossicazioni in due istituti tecnici lombardi

di Giuseppe Della Gatta

Nella mattinata di lunedì sono stati due i casi di intossicazione da spray al peperoncino avvenuti in diversi istituti scolastici lombardi. Il primo è avvenuto a Pavia, all’interno dell’Istituto industriale “Cardano”, dove qualcuno ha spruzzato lo spray urticante all’interno degli spogliatoi maschili della palestra. Circa una trentina i ragazzi intossicati, di quattro differenti classi, che hanno accusato dapprima bruciore agli occhi e poi alle vie respiratorie, rendendo necessario l’arrivo dei soccorsi.

Sul posto, infatti, è arrivato un maxi dispiegamento di ambulanze del 118 che hanno trasportato nel policlinico San Matteo e nell’ospedale della vicina Voghera 33 studenti. Di questi 30 in codice verde e 3 in codice giallo. Poche ore dopo, un episodio analogo è avvenuto nella provincia di Cremona, a Soncino, dove nel locale istituto tecnico sono rimasti intossicati 5 studenti, e altri venti in modo lieve. La responsabile del fatto sarebbe una studentessa di 14 anni che si è difesa raccontando che ha involontariamente spruzzato il flaconcino contenente la capsaicina, ovvero la sostanza irritante contenuta nel peperoncino e negli spray, mentre lo mostrava ad una amica.

Sabato sera, invece, a Cantù nel comasco, un 21enne all’interno di una discoteca ha spruzzato lo spray incriminato intossicando diverse persone. Anche in questo caso, così come ad Ancona, molte persone sono scappate dal locale riversandosi all’esterno ma senza riportare ferite. Il ragazzo si sarebbe difeso dinnanzi alle autorità sostenendo che avrebbe spruzzato il prodotto per difendersi da una aggressione nei suoi confronti, che per il momento ancora non è stata confermata.

Dopo i tragici fatti di Ancona, che hanno visto sei persona morte in una calca per sfuggire da un’intossicazione da spray al peperoncino all’interno di una discoteca, sembrerebbe infatti che ci sia stata un’emulazione, spesso inconsapevole dell’utilizzo del prodotto, arrecando purtroppo intossicazioni che hanno provocato diverse lesioni. Sulla situazione, infatti, si è espresso anche il vicepremier, nonché ministro degli Interni, Matteo Salvini, che in mattinata ha commentato i fatti sostenendo che chi abusa dell’utilizzo dello spray al peperoncino va arrestato, anche se minorenne.

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