Mondragone, AMBC: “Quando il silenzio e l’assenza diventano codarde vie di fuga”

di Redazione

Nei prossimi giorni l’Ambc (Associazione Mondragone Bene Comune) dirà la propria sull’incredibile transazione con la Covim srl, approvata nei giorni scorsi dalle ‘truppe consiliari’ del duo Zannini-Pacifico. Ci piacerebbe, intanto, conoscere le motivazioni dell’assenza dei consiglieri di minoranza (come amano definirsi). Uno solo di essi ha fatto pervenire (così riportava qualche giornale online) una giustificazione. E gli altri? Sono stati tutti assenti per fatti personali o l’assenza di massa dell’opposizione è avvenuta per questioni politiche? L’Ambc pensa che su una questione così importante, della quale non tarderanno ad interessarsi – ne siamo convinti – le diverse Magistrature, conoscere il pensiero dei due leader dell’opposizione di centro-destra e dei consiglieri di minoranza sia un diritto dei cittadini ed un dovere di chi li rappresenta.

Ma, ad onor del vero, occorre registrare (anche se attendiamo con ansia la pubblicazione del verbale della seduta consiliare per saperne di più e godere in particolare di Rizzieri e Corvino, tralasciando l’inutile – come sempre – intervento del vicesindaco) che anche tantissimi consiglieri presenti (come al solito) non hanno aperto bocca e quei pochissimi che l’hanno fatto, hanno di fatto ‘menato il can per l’aia’, cercando di non entrare minimamente nel merito di una vicenda surreale, dell’ennesimo capitolo della ‘maledizione della monnezza’, che da trent’anni rappresenta la più grave sciagura per Mondragone. Su queste questioni dobbiamo sapere da che parte si sta e tutti devono uscire alla scoperto, senza nascondersi dietro a forzati silenzi, a farfugli e ad assenze! L’Ambc ha seguito nei giorni scorsi l’iter della Legge di Semplificazione 2018 della Regione Campania, approvata con 28 voti favorevoli, 11 contrari e 7 non votanti.

Dobbiamo ringraziare le opposizioni e i movimenti ambientalisti se le norme sul governo del territorio sono state stralciate per essere oggetto di un provvedimento organico (speriamo partecipato), evitando così un altro obbrobrio come per il ‘condono-fai-da-te’ recentemente segato dalla Corte Costituzionale. In Consiglio c’è stato un intenso dibattito. Sono intervenuti in tanti, compreso Gennaro Oliviero (intervento non condivisibile!). Non abbiamo però avuto il piacere di ascoltare il penalista consigliere Giovanni Zannini. Tanto attento e presente sulle cave, quanto silente sull’ambiente. Ma forse è colpa nostra che ci siamo distratti. L’Ambc è convinta che i mondragonesi debbano iniziare a prendere seriamente coscienza che di ‘Consiglieri regionali-Umarell’ non sappiano cosa farcene. Nei giorni scorsi è iniziato lo smantellamento dell’ecomostro che ha distrutto le dune della spiaggia sud di Mondragone. L’Ambc aspetta di veder completata l’opera di smantellamento, di riavere le dune e di assicurare i responsabili di tale disastro alle valutazioni e decisioni della Corte dei conti (ma Pacifico ha inviato tutto il dossier alla Corte dei Conti?).

Ma su questo ci aspettiamo anche un’altra letterina ironica pubblica dell’ex sindaco forzista Schiappa. Anche perché l’ironia non può essere fatta soltanto a giorni alterni. Da tempo circolano notizie circa i tantissimi gazebo, déhors, spazi di ristoro all’aperto, che come funghi stanno nascendo in ogni angolo della città, occupando marciapiedi e suolo pubblico. E, oltre a sottolineare alcuni profili di inopportunità, se non proprio di conflitto d’interesse, che marchierebbero questa vicenda, accompagna queste news con argomentazioni circa il mancato rispetto di precise regole (a partire da quelle sulle barriere architettoniche). Ma è mai possibile, egregio sindaco Pacifico, che su una questione come questa, così delicata, se non altro per coloro che vi sono coinvolti, tu non trovi di meglio che il silenzio? Perché non prendi posizione e non rispondi con parole ed azioni ad accuse così gravi?”.

Associazione Mondragone Bene Comune

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