Raccolta rifiuti nel Casertano, dati dell’umido alterati: sequestri per oltre 2 milioni a due ditte

di Redazione

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Caserta e della compagnia di Maddaloni, coordinati dai magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per 2.179.651 euro, emesso dal giudice per le indagini preliminari, nei confronti di Francesco lavazzi, amministratore unico della “Impresud srl” e della “Ecologia lavazzi srl”, ditte specializzate nel servizio di smaltimento rifiuti di natura organica provenienti dalla raccolta differenziata, resosi responsabile dei reati di falso e truffa aggravata ai danni dei comuni di Caserta, Maddaloni e San Nicola La Strada.

L’attività investigativa ha disvelato un diffuso sistema truffaldino attuato, secondo gli investigatori, da Francesco lavazzi e dalle aziende da lui dirette, mediante il quale erano sistematicamente alterati i dati inerenti i quantitativi del rifiuto contrassegnato dal Cer 2001008 (umido/organico) conferiti rispettivamente dal comune di Caserta dal 1 gennaio 2013 al 31 agosto 2015 e da quello di San Nicola La Strada dal 1 gennaio 2011 al 31 luglio 2013 allo stabilimento della ditta Impresud e dal comune di Maddaloni dal 1 marzo 2014 al 30 giugno 2015 allo stabilimento della ditta Ecologia lavazzi.

In particolare, mediante l’alterazione del sistema di pesatura degli automezzi che pervenivano ai predetti stabilimenti, veniva attestato il conferimento di quantitativi di rifiuti di gran lunga superiori a quelli effettivamente trasportati, con evidente aggravio per le casse comunali, atteso che per quel tipo di rifiuto era previsto un costo di smaltimento particolarmente elevato, senza possibilità di ritorno economico alcuno per l’Ente locale (a differenza di quanto invece previsto per il conferimento di materiali riciclabili quali carta, plastica, vetro, eccetera). Tra l’altro, in tutti e tre i Comuni si è assistito ad un vero e proprio crollo dei dati inerenti il conferimento della frazione umida a partire dal momento in cui le ditte in esame hanno cessato la loro attività a beneficio di altri soggetti.

Così per il Comune di Caserta (in cui la Impresud ha gestito il servizio dal 1 gennaio 2012 al 28 febbraio 2016) il peso dei rifiuti organici conferiti si è ridotto del 25,1%. Ebbene, solo per esemplificare, e prendendo a raffronto lo stesso mese e cioè maggio nei diversi anni 2013/2014/2015/2016, si è accertato che i conferimenti di umido alla Impresud sono stati di: 1.015 tonnellate nel 2013 (Impresud), 967 tonnellate nel 2014 (Impresud), 913 tonnellate nel 2015 (Impresud), 706 tonnellate nel 2016 (altro gestore). A parità sostanziale di reddito pro-capite e di popolazione del Comune di Caserta vi è stata una brusca riduzione dell’umido conferito (e, quindi, pagato dal Comune) in corrispondenza con il cambio di gestore.

Stesso discorso è valso per il comune di Maddaloni in cui la Ecologia lavazzi ha gestito il servizio dal 14 febbraio 2012 al 30 giugno 2015, il conferimento si è ridotto del 18,7%. Anche qui, e solo per esemplificare, e prendendo a raffronto lo stesso mese e cioè maggio dei diversi anni, si è accertato quanto segue; 476 tonnellate nel 2014 (Ecologia lavazzi); 423 tonnellate nel 2015 (Ecologia lavazzi); 224 tonnellate nel 2016 (altro gestore ).

Ugualmente per il Comune di San Nicola la Strada, in cui la Impresud ha gestito il servizio dal 01/01/2011 al 03/08/2013, il peso dei rifiuti organici conferiti si è ridotto del 56,3% con il passaggio ad altra ditta. Allo stesso modo, prendendo a raffronto lo stesso mese e cioè dicembre nei diversi anni 2011/2012/2013, si è acclarato che i conferimenti di umido alla Impresud sono stati di: 315.470 chili nel 2011 (Impresud); 328.600 chili nel 2012 (Impresud); 193.600 chili nel 2013 (altro gestore).

Le indagini sono state condotte mediante dichiarazioni assunte da imprenditori del settore, amministratori comunali, dirigenti dei cantieri dei servizi di igiene urbana, acquisizione della documentazione riportanti le operazioni di pesatura (formulari) e di pagamento degli enti comunali, nonché attraverso una consulenza tecnica utile a verificare la veridicità dei dati. Utilizzando le citate fonti di prova, il gip ha individuato e quantificato i seguenti maggiori costi sostenuti da ciascun comune: per Caserta 1.214.235 euro per il periodo dal 1 gennaio 2013 al 31 agosto 2015; per San Nicola la Strada 662.1789,00 euro per il periodo dal 1 gennaio 2011 al 31 luglio 2013; per Maddaloni 303.227 euro, per il periodo dal 1 marzo 2014 al 30 gennaio 2015; provvedendo al sequestro delle somme corrispondenti nella disponibilità di Francesco lavazzi. Per quanto riguarda il Comune di Caserta risulta essere stato indagato, per concorso in truffa e falso con Francesco lavazzi, anche Cannine Sorbo, dirigente del Comune di Caserta, settore Ecologia negli anni dal 2008 al 2015.

La Procura ha anche provveduto a inoltrare il decreto di sequestro alla Corte di Conti per eventuali profili di responsabilità erariale.

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