Addio a Stephen Hawking, lo scienziato che voleva spiegare l’origine dell’Universo

di Gabriella Ronza

Muore a 76 anni il professor Stephen Hawking, astro della scienza moderna. Nel 1963 gli fu diagnosticata una malattia invalidante, sclerosi laterale amiotrofica (Sla), e a 21 anni gli diedero solo altri due anni di vita, ma lui non si è dato per vinto ed è sopravvissuto ben 55 anni, andando oltre ogni più rosea aspettativa. Per due volte ha rischiato di morire: nel 1985 e nel 2009, per due gravi forme di polmonite.

Ha affrontato il suo percorso universitario e, poi, lavorativo con una forza di volontà estrema. A 32 anni Hawking divenne uno dei membri più giovani della Royal Society, l’istituzione scientifica più prestigiosa della Gran Bretagna. Lasciò l’Università di Oxford per studiare astronomia teorica e cosmologia a Cambridge, dove ottenne la cattedra di matematica nel 1979 insegnando per trent’anni.

A Hawking si deve la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’Universo (denominata stato di Hartle-Hawking) e la termodinamica dei buchi neri, la cosiddetta “radiazione di Hawking”. Ma lo studio e l’osservazione dell’Universo non si è mai fermata: negli anni Hawking rivide più volte le sue scoperte senza mai smettere di indagare  e dubitando anche delle sue stesse idee, a dimostrazione che la scienza non è mai un punto di arrivo, ma sempre un punto di partenza. Fu anche membro della Royal Society of Arts e della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2009 Hawking aveva ricevuto dal presidente statunitense Barack Obama la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza degli Stati Uniti d’America.

La morte è avvenuta nella sua casa a Cambridge. Nel rendere nota la scomparsa del padre, i figli (Lucy, Robert e Tim) hanno scritto in un comunicato diffuso ai media: “Siamo profondamente rattristati per la morte oggi del nostro padre adorato. E’ stato un grandissimo scienziato e un uomo straordinario. I suoi lavori vivranno ancora per molti anni dopo la sua scomparsa. Il suo coraggio e la sua perseveranza, insieme al suo essere brillante e al suo umorismo, hanno ispirato persone in tutto il mondo”.

Hawking è stato una personalità emblematica che è riuscita a raggiungere una fama ben oltre il mondo molto settoriale dell’astrofisica. La sua sedia a rotella progettata su misura e un computer con sintetizzatore vocale sono diventati, con gli anni, simboli della tenacia dell’essere umano e della sua forza. Rimarrà nella memoria di tutti uno dei suoi più famosi aforismi: “Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”.

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