Teverola, esternalizzazioni alla Mida 3: sindacati proclamano stato di agitazione

di Antonio Arduino

L’azienda va alla grande, facendosene vanto sui media, in particolare su “Il Sole 24 Ore”, ma dichiara esuberi e licenzia personale giustificando l’azione come riorganizzazione in fatto di efficienza ed efficacia del servizio di ricevimento merci, decidendo di esternalizzarlo senza prendere in considerazione il parere delle organizzazioni sindacali, a partire dal punto vendita di Teverola dove lavorano molti cittadini aversani.

E da uno di loro arriva una richiesta di aiuto. “La Mida 3 – scrive Beatrice Barbato, esponente della Fisascat Cisl – pochi mesi fa ha trasferito del personale e licenziato una impiegata per crisi economica dopo aver dichiarato un esubero di 15 operatori a tempo pieno (full time o fte) senza nessuna certificazione in merito. In tutti questi mesi, dopo aver pubblicizzato sui vari quotidiani economici l’incremento dei profitti elogiando se stessa per essere l’unica società in attivo in questo periodo ed in continua espansione in Campania ed in Puglia, comunica alle associazioni sindacali di voler esternalizzare alcuni reparti del punto vendita di Teverola ad una società esterna”.

Una scelta respinta dalle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione con un documento che chiarisce il punto di vista dei sindacati che chiedono un incontro urgente. “Facendo seguito al documento ricevuto il 7 marzo col quale ci è comunicata l’avvenuta esternalizzazione, con decorrenza primo aprile, delle attività di rifornimento merce del supermercato di Teverola, punto vendita che diventerebbe il capofila in Campania di un processo diretto inevitabilmente a procurare nuovi esuberi – scrivono Gennaro Di Mocco, segretario provinciale Fisascat-Cisl, Vincenzo Bellopede, Filcams-Cgil,  e Mario Della Russo, Uiltucs-Uil – siamo a manifestare il nostro totale dissenso rispetto ad una iniziativa estremamente pericolosa per la manodopera di Mida 3, nonché strumentale perché rivolta a colmare inefficienze organizzative conseguenti del venir meno del personale a seguito di avvenuti inutili licenziamenti individuali e di trasferimenti iniqui di dipendenti dal punto vendita di Teverola fuori provincia sfociati in altre risoluzioni di rapporto,  esperienza dimostratasi sbagliata”.

“Alla luce di quanto voi stessi dichiarate, controproducente ad una razionale organizzazione del lavoro e che ha pregiudicato quel soddisfacente servizio alla clientela, che oggi interesse recuperare ricorrendo alla terziarizzazione le organizzazioni sindacali nel rifiutare, quindi, qualsiasi forma di esternalizzazione che non risponda a politiche aziendali chiare e conseguenziali e derivanti da relazioni sindacali corrette, dichiariamo lo stato di agitazione di tutti i punti vendita Mida 3 e Dok di Caserta e della Campania, riservandoci di attuare azioni di protesta a sostegno della vertenza”. “Responsabilmente, in via preliminare – concludono gli esponenti sindacali – a qualsiasi azione di sciopero le organizzazioni sindacali chiedono un incontro da effettuarsi in tempi brevi”.

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