Elezioni: Minniti, Boldrini, De Luca junior e altri “ripescati” grazie al proporzionale

di Redazione

Le elezioni politiche hanno assestato un duro colpo al Pd, che nei collegi uninominali ha assistito alla sconfitta di diversi nomi importanti, come quelli di Marco Minniti a Pesaro o di Dario Franceschini a Ferrara. Il computo del proporzionale ha offerto però a svariati “big”, tra cui Laura Boldrini, Pietro Grasso e Pier Luigi Bersani, la possibilità di tornare in Parlamento. Massimo D’Alema, invece, viene “cancellato” nel proprio seggio, battuto da Barbara Lezzi del M5S.

Il conteggio dei seggi della Camera assegnati con il metodo proporzionale ha permesso di assegnare 607 seggi sui 630 disponibili. Tra i “ripescati” figurano anche il presidente dem Matteo Orfini, il ministro Maurizio Martina e Vasco Errani di Leu. Ancora, la ministra Valeria Fedeli (bocciata a Pisa ma ripescata nel collegio Campania1) e Piero De Luca, figlio del governatore campano Vincenzo, che ha perso nel collegio d’appartenenza uninominale di Salerno ma è stato ripescato anch’egli nel Casertano col proporzionale. Riesce ad entrare anche il medico napoletano Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo, nel listino della sua provincia.

Anche il viceministro Teresa Bellanova che riesce a farsi eleggere in Emilia Romagna dopo la sconfitta all’uninominale. Così come la ministra della Difesa Roberta Pinotti, terza nel collegio uninominale di Genova ma che entra in Parlamento in quanto capolista nel proporzionale in Piemonte. Entra in Parlamento anche Lucia Annibali, l’avvocatessa del Pd leader nella guerra alla violenza sulle donne, che a Parma aveva perso il duello nell’uninominale, ma è risultata eletta grazie alla ripartizione proporzionale in Veneto.

Per il centrodestra diescono a entrare dalla “porta” del proporzionale il forzista Renato Schifani e il leghista Umberto Bossi. E’ riuscita a essere eletta anche Michaela Biancofiore di Forza Italia, sconfitta nel duello con Maria Elena Boschi del Pd a Bolzano. Ora la coordinatrice regionale di Forza Italia in Trentino Alto Adige è stata eletta, grazie al proporzionale, nel collegio di Piacenza. Esce di scena Roberto Formigoni.

Tra gli altri eletti nei listini della Camera anche: Fratoianni, Crosetto, Paita, Giorgetti, Pollastrini, Valentini, Gelmini, Fiano, Manlio Di Stefano, Brambilla, Alfredo Bazoli, Guerini, Bitonci, Zan, Fedriga, Rosato, Serracchiani, Pini, Giulia Sarti, Sgarbi, Fassino, Paola De Micheli, Rizzo Nervo, Cantone, Bergamini, Bonafede, Speranza, Borghi, Baldelli, Morani, Saltamartini, Polverini, Giacomoni, Calabria, Rampelli, Ruocco, Baroni, Daga, Angelucci, Anzaldi, Fassina, Campana, Rotondi, Pezzopane, Sibilia, Del Basso De Caro, Cirielli, Carfagna, Migliore, Paolo Siani, Elio Vito, Francesco Boccia, Enza Bruno Bossio, Santelli, Stumpo, Daniela Cardinale, Prestigiacomo, Epifani, Giulia Grillo.

La quota più consistente spetta ovviamente al M5s, primo partito che, grazie al 32,66% dei voti, aggiunge 133 deputati agli 88 raggiunti con il meccanismo uninominale, portandosi a un totale di 221. Segue a ruota il Pd, che in base al 18,7% dei voti raccoglie 86 seggi del proporzionale. Nella coalizione di centrosinistra anche due seggi per Svp, nessuno invece dalla ripartizione proporzionale per +Europa, Civica popolare e Insieme.

Il conteggio totale del centrosinistra si ferma a quota 112 deputati. Per quanto riguarda il centrodestra, la Lega conquista 73 seggi grazie al 17,37% delle preferenze, mentre Forza Italia, con il 14,01% dei voti, si aggiudica 59 seggi. Fratelli d’Italia ne conquista invece 19 (4,35% dei voti). Sommandoli ai risultati uninominali, la quota del centrodestra ammonterà dunque a 260 deputati.

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