Gricignano, migrante ferito: Della Gatta esce dal carcere e viene assegnato ai domiciliari

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Torna a casa Carmine Della Gatta, il 43enne imprenditore di Gricignano, co-gestore della Centro temporaneo di accoglienza “La Vela”, accusato del ferimento del 19enne gambiano Bobb Alagiee, avvenuto lo scorso 10 novembre.

Dopo il suo trasferimento in carcere, disposto il 13 novembre dalla Procura di Napoli Nord, il tribunale del Riesame, accogliendo la tesi del legale difensore Giovanni Cantelli, ha deciso di mitigare la custodia cautelare col regime degli arresti domiciliari. Lo stesso Cantelli che si era detto sorpreso della circostanza che un indagato costituitosi e che aveva consegnato l’arma utilizzata per commettere il presunto reato si vedesse, dopo una prima concessione degli arresti domiciliari, destinatario di un provvedimento di carcerazione da parte dello stesso pm, nonostante non vi fosse più il pericolo né di reiterazione del reato né di fuga.

Quel venerdì notte Della Gatta si era recato nella zona delle villette a schiera, di sua proprietà, che costituiscono il centro di accoglienza in via Da Vinci, alla periferia di Gricignano, dopo aver appreso di un incendio appiccato in un alloggio. Incendio, sembra, provocato dallo stesso gambiano che, sceso in strada, si ritrovava faccia a faccia con Della Gatta. A quel punto, ma sono ancora in corso accertamenti in merito a questa circostanza, i due avrebbero avuto una colluttazione (Della Gatta ha dichiarato di essere stato aggredito, nda.) e dalla pistola che l’imprenditore aveva al seguito venivano esplosi due colpi, uno dei quali raggiungeva al volto l’africano, restando conficcato alla gola. Dopo alcuni giorni di coma indotto al “Cardarelli” di Napoli il 19enne si risvegliava per poi essere sottoposto ad un’operazione chirurgica per la rimozione del proiettile.

“Mi hanno chiamato dal centro dicendo che c’erano problemi. Mi sono portato sul posto e quando sono giunto sono stato aggredito da alcuni ospiti, tra cui il giovane in questione che mi ha dato dei pugni aiutandosi con una pietra. Ho temuto per la mia incolumità e mi sono difeso”, dichiarava Della Gatta ai carabinieri di Gricignano, dai quali si recava dopo l’episodio insieme al suo legale. Sul volto presentava una profonda ferita.

Intanto, il centro di accoglienza “La Vela” continua a restare chiuso (gli ospiti sono stati trasferiti in altri centri campani, nda.) in attesa di disposizioni definitive e gli oltre 20 operatori della cooperativa rischiano di perdere il lavoro.

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