Cagliari, affitti in nero in zone turistiche: scoperta evasione fiscale

di Redazione

A conclusione di un anno di indagini, la Guardia di Finanza di Cagliari ha portato a termine un’articolata operazione a contrasto degli affitti in nero nelle zone a più elevata vocazione turistica della provincia. Le indagini hanno tratto origine dagli esiti di un’accurata analisi di contesto sviluppata tramite il controllo economico del territorio ed il monitoraggio delle unità immobiliari destinate a locazione nelle aree a maggior vocazione turistica.

Lo sviluppo di mirate attività di intelligence ha poi consentito di enucleare i profili di maggiore rischio o, comunque, connotati da specifici indici di anomalia, in relazione ai quali pianificare ed avviare interventi di tipo ispettivo. Sono stati, così, effettuati ben 83 tra verifiche e controlli che hanno permesso di constatare un’evasione fiscale pari a più di 1.800.000 euro ed il mancato versamento dell’imposta di registro per poco meno di 16mila euro.

L’attività operativa ha interessato una realtà territoriale, quale quella della provincia cagliaritana, caratterizzata dalla presenza di un esteso e naturalisticamente invidiabile tratto costiero che, per il richiamo dei suoi paesaggi, ha favorito i presupposti per un importante sviluppo immobiliare. In tale ambito, accanto ad hotel, villaggi turistici e resort, hanno trovato allocazione anche unità abitative private, di diverse tipologie, destinate prevalentemente alle locazioni temporanee per fini turistici.

Infatti, durante le attività ispettive, i finanzieri si sono imbattuti sia in villette a schiera che in immobili di prestigio e, fra questi, ville di lusso accessoriate con ogni confort. I militari hanno passato al setaccio i comuni e le località turistiche più rinomate: da Portoscuso a Villaputzu, da Castiadas a Carloforte, passando per Teulada, Chia, Pula, Villasimius, Cagliari e Quartu Sant’Elena. La selezione dei target nei cui confronti orientare l’attività di controllo ha tratto, quindi, origine dall’esame degli elementi materialmente acquisiti sul territorio nonché’ dalla consultazione delle principali piattaforme on line di settore (Booking.com, Tripadvisor, Airb&b, Trivago), attività ricognitive integrate poi dalla valutazione della documentazione di interesse acquisita presso locali agenzie di intermediazione.

I dati sono poi confluiti in un quadro generale più strutturato per l’enucleazione delle posizioni fiscalmente più “sensibili”: a tal fine, hanno costituito ulteriore parametro di riferimento le recensioni pubblicate online (sui siti specializzati piuttosto che su forum di discussione o blog) concernenti la descrizione e la valutazione dei servizi offerti, l’indicazione dei periodi di maggior affluenza turistica e la disponibilità di camere e/o posti letto.

Il successivo riscontro degli immobili a livello catastale e la conseguente loro riconducibilità agli effettivi proprietari, ha consentito pertanto di disporre di tutti gli elementi necessari all’avvio dei controlli finalizzati alla verifica degli adempimenti fiscali sotto il profilo delle imposte dirette e di registro.

Durante le attività ispettive molteplici e diversificate sono state le situazioni che si sono presentate agli occhi degli investigatori. In più di un caso, è stata riscontrata la riconducibilità di più immobili, tutti destinati a locazioni completamente o in buona parte non dichiarate, ad un unico soggetto, la cui posizione fiscale conosciuta. All’Erario evidenziava, invece, una situazione reddituale ben più modesta. In un altro caso è stata individuata una vera e propria impresa esercente l’attività di intermediazione immobiliare senza le prescritte autorizzazioni, con annessa fornitura di prestazioni accessorie (quali transfer, pulizie, cambio biancheria, ecc.) in completa evasione d’imposta.

In queste circostanze, come in altre nelle quali è stata riscontrata una evidente sproporzione tra quanto dichiarato e quanto in realtà percepito, al fine di ricostruire compiutamente la posizione reddituale dei soggetti sottoposti a controllo, le Fiamme gialle hanno proceduto all’esecuzione di indagini finanziarie, esaminando tutte le transazioni compiute e le movimentazioni di denaro connesse.

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