Aversa, status di donatore organi su carta di identità: incontro al Liceo Classico

di Redazione

La Pro Loco “Agro Aversano” di Aversa, presieduta da Francopaolo Candigliota, nell’ambito del programma “Aversa Normanna per…” sceglie il tema del sociale e organizza, per venerdì 3 febbraio nell’Aula magna del Liceo Classico “Cirillo”, il convegno dibattito sul tema “Donazione di organi – Ultimo gesto possibile di solidarietà: Carta d’identità e volontà a donare gli organi”.

Ad introdurre e moderare il convegno Amedeo Cecere (nella foto), responsabile dell’Unità operativa di Gastroenterologia ed Epatologia dell’Ospedale “Moscati” di Aversa, nonché presidente dell’Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri della Regione Campania, scelto dalla Pro Loco per le notevoli capacità professionali e per le meritevoli azioni nel sociale.

Il convegno, che ha come media partner Osservatorio Cittadino, avrà inizio con i saluti del presidente Candigliota, del responsabile del coordinamento autonomo dei trapiantati d’organo di Aversa, Alfonso Iavazzo, dell’assessore alla Cultura, Alfonso Oliva nonché del sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro, proseguirà con gli interventi di Paolo Giannattasio, responsabile rete trapianti d’organo della Campania, di Giuseppe Cappa, dell’Unione Giovani Civilisti del Tribunale Napoli Nord, e di Franco Martino, presidente Atif, mentre le conclusioni saranno affidate a Mario De Biasio, direttore generale dell’Asl di Caserta.

L’evento ha come finalità quella di sensibilizzare le amministrazioni comunali dell’Agro circa l’applicazione della legge 98 del 2013, meglio conosciuta con lo slogan “Una scelta in comune”. L’obiettivo è quello di far sì che i Comuni si decidano ad attivare la procedura con la quale si possono raccogliere le dichiarazioni di volontà a donare gli organi in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. Un sistema che potrebbe far aumentare notevolmente la percentuale di possibili donatori, che oggi vede la Campania, e un po’ tutte le Regioni del Sud, tra i fanalini di coda di una classifica che invece annovera tra quelle virtuose le regioni del nord e in particolare una del centro, le Marche.

La richiesta parte dalla constatazione che gli strumenti per dichiarare la volontà in materia di donazione degli organi e tessuti dopo la morte, dalle nostre parti non ha dato i risultati sperati. Ad oggi è possibile, infatti, la registrazione della propria volontà presso l’Asl di riferimento o il medico di famiglia, attraverso la compilazione del “tesserino blu” del Ministero della Salute o del tesserino di una delle associazioni di settore ovvero attraverso una dichiarazione scritta consegnata all’Aido. Il convegno, dunque, servirà a sensibilizzare le Amministrazioni comunali per favorire l’applicazione della legge 98/2013 e per incrementare le percentuali di donatori d’organi.

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