Insulti a Mancini, due turni a Sarri. Multa al tecnico nerazzurro

di Redazione

Due giornate di squalifica da scontare in Coppa Italia e 20mila euro di multa a Maurizio Sarri “per avere pesantemente insultato” Mancini: lo ha deciso il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, dopo la lite al termine di Napoli-Inter. A Mancini è stata inflitta una multa di 5000 euro.

Il giudice sportivo ha deciso sulla base dei referti degli ispettori federali e sul rapporto arbitrale: Sarri infatti è stato squalificato “per avere, al 47 del secondo tempo, rivolto all’allenatore della squadra avversaria epiteti pesantemente insultanti; infrazione rilevata dal quarto ufficiale e dai collaboratori della procura federale”. Le parole di Sarri non sono state dunque ritenute di discriminazione sessuale.

La multa a Mancini è stata inflitta per avere, sempre al 47 del secondo tempo “tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria che l’aveva insultato; per avere inoltre, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto al Quarto Ufficiale un’espressione irriguardosa”.

“Quelle frasi non hanno offeso me, ma hanno offeso tante persone che vengono prese in giro e soffrono tutti i giorni per questa battute”. Così Roberto Mancini interviene sugli insulti che gli ha rivolto Sarri in occasione della partita di Coppa Italia. Nelle battute finali dell’incontro il tecnico del Napoli gli aveva dato del “frocio” e del “finocchio”.

Arcigay, omofobia pallone non più tollerabile – “C’è un problema di omofobia nel calcio che non è più tollerabile. Coni e Figc devono farsi carico del problema, la giustizia sportiva si muova”: è dura la reazione di Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, alla vicenda che ha visto protagonisti l’allenatore del Napoli e quello dell’Inter.

“Se qualcuno dice ‘sporco negro’ a Balotelli scatta la censura, e anche delle squalifiche. Perchè invece se le offese che riguardano il sesso non c’è altrettanta sensibilità?”, ha detto Piazzoni a margine di una conferenza a Roma. Il leader della storica associazione di tutela delle persone omosessuali parla di “problema grosso” perchè, spiega, “riguarda lo sport che è un momento formativo per tanti ragazzi. Quello fra Mancini e Sarri è stato un episodio grave, che non può essere derubricato a slang calcistico. I protagonisti dello sport devono ricordare che le loro parole possono essere pesanti come pietre”. “Dare del ‘frocio’ o del ‘finocchio’ è un’offesa spregevole – aggiunge Piazzoni – ed è già condannata anche dalle regole sportive esistenti. Ma il problema fondamentale è che l’insulto va a colpire milioni di persone che già sono discriminate”.

“Tutte le federazioni sportive devono farsi carico di questo problema – insiste – sono anni che sottovalutano la questione dell’omofobia nello sport. Non è un caso che nella serie A non ci sia nemmeno un calciatore dichiaratamente omosessuale”. “Spero che Sarri sarà in piazza il 23 gennaio per la nostra manifestazione a sostegno dei diritti delle persone omosessuali”, conclude il segretario nazionale dell’Arcigay.

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