Più Europa, Aversa “riacciuffa” 4 milioni di euro

di Livia Fattore

Aversa – “Riacciuffati per i capelli” ben quattro milioni di euro da utilizzare nell’ambito dei progetti Più Europa finanziati con il contributo dell’Unione Europea che dovevano essere realizzati entro il 31 dicembre prossimo. Un’operazione resa possibile oltre che grazie all’attivismo della Regione Campania, anche a livello locale, del commissario straordinario del comune di Aversa Mario Rosario Ruffo e del dirigente del settore Claudio Pirone, oltre all’ex sindaco Giuseppe Sagliocco, pure lui presente nei giorni scorsi nei corridoi di via Santa Lucia.

Recuperati, quindi, due milioni e mezzo di  euro per la realizzazione del polo giudiziario nel monumentale complesso di San Domenico la cui spesa iniziale (già finanziata) era di cinque milioni di euro; addio, invece, al restauro della chiesa sconsacrata dello Spirito Santo per dare vita alla sede della Fondazione Domenico Cimarosa mentre, a proposito del cittadino più importante che Aversa abbia mai avuto, dalle maglie della burocrazia sono passati seicentomila euro per il recupero della Casa Natale del più grande autore dell’opera buffa e del Settecento Napoletano; addio al progetto dei Sagrati con un percorso all’interno del centro storico; addio ai cassonetti interrati per consentire un salto qualitativo e quantitativo alla raccolta differenziata; ossigeno di circa settecentomila euro per concludere dopo il 31 dicembre quei lavori del restyling del Parco Pozzi che a quella data non saranno ancora stati realizzati.

Il prefetto Mario Rosario Ruffo, commissario al comune di Aversa, e il dirigente responsabile dei progetti Piu Europa Claudio Pirone sono stati ricevuti nei giorni scorsi non solo al centro direzionale, ma anche in via Santa Lucia per cercare di fare il punto sul destino di oltre venti milioni di fondi comunitari che avrebbero potuto far cambiare il volto di quella che fu la prima contea normanna in Italia Meridionale.

In estrema sintesi, dagli uffici regionali è giunta la conferma di quanto si sperava: sono state salvate le opere i cui lavori sono in via di ultimazione o per le quali la parte di lavori già eseguiti possa avere una propria autonomia funzionale o per i quali è stata già bandita la gara.

A questo punto, quindi, risultano in salvo il progetto di bike-sharing e di restyling di via Roma per poco meno di due milioni e messo di euro e quello da tre milioni relativo al rinnovamento totale del Parco Pozzi, con il primo ultimato, mentre il secondo potrebbe vedere non realizzato, ma comunque finanziata, la parte che dovrebbe ospitare uno chalet per il refrigerio degli aversani. Rientra con 700mila euro anche Casa Cimarosa dove erano stati accumulati ritardi a causa di riscontri attesi dalla Sovrintendenza.

Rimane fuori il progetto Sagrati, ossia il percorso che parte da piazza don Diana (dove doveva essere abbattuta la parte moderna del convento di San Francesco) proseguendo per piazza Amedeo, San Francesco, piazza Normanna e Santa Maria a Piazza con via Castello. Mentre per il complesso di San Domenico da destinare ad uffici giudiziari, quegli uffici che tanto servono per consentire una sistemazione più idonea all’Ufficio Circondariale del Giudice di Pace, dimezzamento da cinque a 2,5 milioni di finanziamento.

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