Immigrati, Piazza: “Schiappa ormai non sa più che pesci pigliare”

di Redazione

Mondragone – “Non vi sono venti favorevoli per il marinaio che non sa in quale direzione andare”. La massima del filosofo e politico dell’antica Roma, Seneca, si sposa appieno sull’operato del sindaco Schiappa sulla questione degli immigrati.

Un sindaco che arriva a concepire un manifesto pubblico in cui invita i cittadini a supplire al ruolo di chi amministra, vuol dire che egli ha perso il controllo della sua città e non sa più “che pesci pigliare”.

La richiesta di denunciare il proprio vicino sembra rimembrare vecchie gerarchie fasciste (!), in cui i sottoposti avevano il dovere di riferire agli apicali, fin su al gerarca, sul comportamento della cittadinanza.

Forse qualcuno ha un’idea distorta della democrazia e dimentica che il controllo e l’ordine di una comunità, di una città o di un Paese, non spetta al singolo ma ai tutori dell’ordine.

Invitare i cittadini alla denuncia dei propri vicini è come se le forze di polizia dicessero alla popolazione: “Noi non siamo più in grado di difendervi, adesso fatevi giustizia da soli”.

Questo è il comportamento assurdo che ha attuato Schiappa sulla problematica degli immigrati: vuole spingere la città verso l’anarchia.

Non vuole affrontare la questione per trovare le soluzioni, ma scaricare sui cittadini le proprie colpe e le proprie negligenze.

Chi abdica alla propria funzione non merita più di ricoprire il ruolo di sindaco.

Seneca, quando capì di essere caduto in disgrazia nei confronti di Nerone, non esitò un attimo a farsi da parte. Ecco, il ribaltonista Schiappa dovrebbe fare proprio tale gesto.

Il consigliere comunale Giuseppe Piazza

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