I ragazzi ucraini ospiti di Caritas Aversa in udienza da Papa Leone XIV

di Redazione

I bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi ucraini ospiti di Caritas Aversa nell’ambito del progetto nazionale “È più bello insieme 2025” hanno vissuto nella mattina del 3 luglio un momento indimenticabile: un’udienza riservata con papa Leone XIV, nella splendida cornice dell’Aula Paolo VI in Vaticano, insieme ai loro coetanei partecipanti all’iniziativa “Estate ragazzi in Vaticano”.

Un incontro festoso, ricco di emozione, in cui i giovanissimi hanno potuto rivolgere domande al Santo Padre, ascoltare le sue parole e sentire la vicinanza della Chiesa. Il Papa ha condiviso aneddoti della sua infanzia, parlato di accoglienza e rispetto reciproco, invitando i ragazzi a “non fermarsi alle differenze, ma costruire ponti di amicizia: tutti possiamo essere amici, fratelli, sorelle”. A un bambino che ha chiesto “cosa possiamo fare noi di fronte alla guerra”, il Pontefice ha risposto: “Anche da piccoli possiamo imparare a essere costruttori di pace. Non promuovete mai l’odio. Cercate di essere promotori di amicizia e amore”.

Tra i protagonisti dell’incontro anche Artem, quasi 11 anni, ospite di Caritas Aversa insieme alla madre dal 2022, subito dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Artem ha avuto il coraggio di avvicinare due volte il Papa, raccontandogli la sua storia e l’esperienza di accoglienza vissuta ad Aversa, testimoniando così il cuore di un progetto che si fa davvero casa.

Caritas Aversa, grazie al progetto “È più bello insieme”, ha accolto nei giorni scorsi un gruppo di circa 100 bambini, bambine e adolescenti provenienti da Caritas Spes Odessa, Caritas Spes Lutsk, Caritas Konotop e Caritas Kiev, arrivati ad Aversa con gli operatori delle Caritas ucraine. Appena giunti, i giovanissimi sono stati accompagnati a piedi alla Caritas attraverso le vie del centro storico, scoprendo le bellezze architettoniche di Aversa e trovando ristoro nella mensa Caritas dopo il lungo viaggio. Qui è iniziata un’estate di speranza fatta di gioco, natura, nuove amicizie e tante attività pensate per restituire ai bambini il diritto di tornare a essere semplicemente bambini.

“L’esperienza dell’accoglienza”, ha dichiarato don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, “diventa un’occasione di fraternità autentica. È uno scambio di doni che costruisce amicizie capaci di andare oltre ogni confine, per custodire la bellezza che caratterizza ogni incontro. È un seme di speranza, capace di annunciare che un mondo diverso è possibile, in cui siamo tutti chiamati a essere costruttori di ponti di dialogo”.

Il progetto “È più bello insieme”, promosso dalla Chiesa italiana e coordinato da Caritas Italiana, coinvolge quest’anno dieci diocesi da Nord a Sud, accogliendo complessivamente circa 550 minori ucraini grazie a una vasta rete di solidarietà che unisce diocesi, parrocchie, famiglie, scuole e oratori. Un’esperienza che, partendo dai luoghi di accoglienza come Aversa, diventa testimonianza concreta di un’Italia che non smette di credere nella pace e nella solidarietà. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA 

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