L’internet governance e l’evoluzione di Icann

di Redazione

Roma. Nella Nuova Aula dei Gruppi della Camera si è tenuto un convegno sull’Internet governace e l’evoluzione di Icann. Rilanciare l’iniziativa europea sulla governance di Internet, fare il punto sull’evoluzione di Icann e la transizione delle funzioni Iana, riflettere su un modello nazionale di governance multi-stakeholder anche in Italia, come in Brasile.

Questi i temi al centro dell’evento organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico (Comunicazioni) e da Icann, l’organizzazione non profit Usa che si occupa dell’assegnazione degli identificatori unici di Internet (tra cui i nomi a dominio), e della sicurezza, stabilita’ e interoperabilita’ globale di Internet.

Presente il Presidente e Ceo di Icann, Fadi Chehadé, mentre il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ha introdotto i lavori ai quali hanno partecipato parlamentari italiani ed europei, rappresentanti delle aziende di Internet e delle telecomunicazioni, esponenti del mondo universitario e delle Ong.

Hanno inviato un videomessaggio anche Vint Cerf, uno dei padri fondatori di Internet, e Demi Getschko, pioniere della comunità di Internet in Brasile.

Nel novembre scorso, a Bruxelles, durante il Semestre di presidenza del governo italiano, i 28 Paesi Ue hanno firmato un documento che bocciava il “modello Onu” per la Rete, ma chiedeva una governance di Internet più inclusiva e impegnava l’Europa a parlare con una voce sola al tavolo sulla nuova accountability di Icann.

Il convegno intende rilanciare l’iniziativa europea e riflettere su come gettare le basi per la costituzione in Italia di una comunità multi-stakeholder modello Brasile. Ha partecipato la Vicepresidente della Camera, Marina Sereni.

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